“Case Romeo ad Acilia, urgono interventi di ristrutturazione”

Il Faro on line – Gravi carenze strutturali, spazzatura in ogni angolo, mancanza di sicurezza. E’ la situazione in cui versano le case Romeo di via Domenico Morelli nel quartiere San Giorgio di Acilia. Una situazione che va avanti da anni e che non smette di suscitare il malcontento e la preoccupazione dei residenti.

A farsi portavoce dello stato di agitazione degli inquilini è la signora Vittoria Volterra che da anni vive nel palazzo: “Siamo stanchi del totale disinteresse da parte del gestore dell’immobile, qui non si riesce a tenere pulito un giardino. Anche le scale del palazzo vengono pulite a spese nostre. Trovo incredibile come non si riescano a risolvere anche i problemi più elementari”.

In effetti, perlustrando il palazzo e le sue vicinanze, è facile notare come l’illuminazione resti accesa anche durante il giorno sia fuori che dentro lo stabile e come i tombini delle acque piovane siano completamente intasati. Ma i problemi non finiscono qui, come ci testimonia un altro residente: “Le tubazioni del terrazzo non scaricano come dovrebbero e molti di noi si ritrovano bagni costantemente allagati in proliferano funghi e muffe. I portoni d’ingresso, inoltre, sono in pessime condizioni, per non parlare delle buche presenti sui vialetti sia interni che esterni l’immobile, ridotti a un colabrodo”.

Tutti questi problemi vanno a gravare su una situazione ambientale già precaria. Il palazzo si trova nelle vicinanze di un autodemolitore dismesso che, nel corso degli anni, ha dato asilo a numerosi ratti che effettuano continue incursioni nelle case di chi vive ai primi piani. 

Intanto la Romeo nei mesi scorsi ha effettuato piccole manutenzioni, interventi che si sono rivelate, a detta dei residenti “insufficienti per la mole di problemi che attanagliano il palazzo”. “Chiediamo maggiore manutenzione. – conclude la signora Vittoria – Ci auspichiamo che l’ente reperisca al più presto i fondi necessari per combattere ogni forma di degrado, degrado che a lungo andare rischia di minare la salute e la dignità dei residenti”.
Vincenzo Galvani