Arpa e Capitaneria tengono sotto controllo la qualita’ delle acque

12 luglio 2012 | 12:00
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Arpa e Capitaneria tengono sotto controllo la qualita’ delle acque

Eseguite numerose attivita’ di sopralluogo e campionamento sul litorale

Il Faro on line – In relazione alle numerose segnalazioni pervenute, riguardanti l’aspetto oleoso delle acque e la presenza in mare di rifiuti di vario genere, schiume, chiazze giallo/marroni di aggregati, etc. dalla zona di Sperlonga-Gaeta, si comunica che l’Arpa Lazio, incollaborazione con la Capitaneria di Porto di Gaeta, oltre ad aver effettuato il monitoraggio mensile delle acque di balneazione previsto dalla normativa vigente, i cui risultati sono pubblicati sul sito web dell’Agenzia, ha eseguito numerose attività di sopralluogo e campionamento delle stesse acque per verificarne la qualità ai sensi della stessa normativa.

I primi esiti analitici (che saranno completati a breve) relativi ai diversi campionamenti dell’acqua di mare e degli aggregati, effettuati su tutto il litorale dellaProvincia di Latina, hanno evidenziato quanto segue:

• I materiali aggregati sono costituiti, principalmente, da frammenti vegetali provenienti da acque dolci e da piante terrestri, da organismi microscopici vegetalied animali di acque di mare e di acque dolci, da macroalghe e da altro materiale vegetale anche in stato di decomposizione accentuato, presumibilmente, dalleeccezionali temperature raggiunte nell’ultimo periodo; su questa matrice composita, di origine naturale, dall’aspetto mucillaginoso e dalla colorazionegeneralmente marrone, possono rimanere intrappolati porzioni di rifiuti solidi di vario tipo che rendono l’aspetto degli aggregati assimilabile ad uno scarico.

• Le analisi microbiologiche delle acque e delle schiume di mare ad oggi disponibili non hanno mai evidenziato il superamento dei limiti previsti dalla normativavigente, D.lgs 116/08. A questo fenomeno di carattere generale si è associata nelle ultime due settimane unasituazione meteo-climatica eccezionale, con il surriscaldamento dell’acqua di mare che, unitamente allo scarso ricambio dovuto alle condizioni di mare calmo, ha contribuito ulteriormente alla proliferazione algale, determinando la produzione di mucillagini, schiume ed eventi di intorbidamento delle acque.