“Barriere fonoassorbenti, la Regione fermi i lavori”

16 luglio 2012 | 15:00
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“Barriere fonoassorbenti, la Regione fermi i lavori”

L’appello dei consiglieri del Partito democratico, Foschi e Sesa: “E’ necessario convocare un tavolo”

l Faro on line – Domani dalle ore 7, in via dei Rostri ad Ostia i cittadini si riuniranno in un sit in pacifico affinché la regione Lazio fermi la ripresa dei lavori sulla Roma Lido per le barriere fonoassorbenti che sebbene stiano interessando in un altro punto della tratta rispetto a dove sono collocati circa 170 alberi, tra i quali pini secolari, che si intende abbattere, preoccupano comunque i cittadini.

“Solo così – spiegano Enzo Foschi e Giuseppe Sesa, consiglieri del Pd, rispettivamente, della regione Lazio e del XIII municipio di Roma – si  potrà avviare una discussione seria rispetto alle modalità di realizzazione dell’opera stessa. Se si inizia con il cemento armato, infatti, sarà ben difficile, in seguito, realizzare una struttura di altro tipo. La regione Lazio, dunque, sospenda immediatamente i lavori per le barriere antirumore della  Roma – Lido come d’accordo con il comune di Roma e apra, come aveva annunciato, un tavolo tecnico ascoltando le istanze del territorio. I comitati, in particolare ‘Sentinelle degli Alberi’, le forze sociali, e i cittadini aspettano ancora di essere convocati dalla giunta Polverni Un annuncio a cui ad oggi, a distanza di tre mesi, di esposti e dopo una nostra interrogazione non si è mai dato seguito”. 

“La vicenda – hanno ricordato – è quella della realizzazione di barriere fonoassorbenti in cemento armato. Un vero e proprio doppio ‘muraglione’ alto 8 metri, parallelo alla linea ferroviaria, nel tratto tra la stazione Lido Nord e quella di Cristoforo Colombo. Si tratta di un’opera – hanno spiegato – che devasterebbe, di fatto l’aspetto urbanistico paesaggistico del territorio causando anche il blocco della circolazione dell’aria e degrado della zona con notevole svalutazione degli immobili, rivelandosi oltretutto inutile per una buona parte dei cittadini che risiedono lungo la ferrovia, con costo oltremodo costosi. Ci sono delle possibilità alternative per realizzare quest’opera utilizzando materiali nuovi e tecnologicamente avanzati permetterebbe di raggiungere un buon risultato in termini di acustica con un miglior impatto da punto di vista della salvaguardia ambientale e visiva. Se la Polverini ci convocasse saremmo lieti di spiegarglielo”.