L’Udc: “Non accetteremo più il malcostume politico del ‘firma qui’”

Il Faro on line – “La politica, quasi sempre, è una parola vuota senza sostanza. Tutto ciò rende impossibile leggere la realtà istituzionale  e assegnarle una razionalità politica.L’Udc di Pomezia non si rassegna a subire passivamente questa realtà e si dichiara pronta a rianimare il dibattito politico, perché solo attraverso l’interazione tra Partiti, istituzioni e parti sociali si garantisce la democrazia e con essa l’assunzione di responsabilità di ognuno”. E’ quanto scritto in un comunicato a firma del Comitato Direttovi dell’Udc di Pomezia.

“Ciò premesso ci batteremo contro il malcostume dilagante del “firma qui”, in cui di volta in volta, il demagogo di turno, chiama acriticamente gli altri a raccolta per iniziative asfittiche e senza costrutto tanto da rendere il mago Otelma più credibile. Diamo invece, la più completa disponibilità alle iniziative di chiunque vuole rianimare il confronto, la circolazione di idee e proposte, in maniera tale da rendere, tra le parti, chiaro il momento della convergenza da quello della divergenza.
Solo in questo modo – prosegue il comunicato – si evita, e noi siamo autorizzati a parlarne per l’opposizione,  di creare situazioni arruffate e contraddittorie. Il caso “Andreani” in consiglio comunale, su cui la maggioranza era divisa, è di insegnamento. Non è concepibile che due partiti minoritari si sfilino su questo tema e lo sacrifichino per un altro. Entrambi i temi dovevano essere sostenuti, ma l’uno ha perso valore a vantaggio dell’altro. E tutto ciò non fa stile politico.

Settembre per noi dell’Udc sarà l’inizio di una nuova stagione politica, a Chianciano si riuniranno gli stati generali che dovranno offrire una proposta nuova per portare l’Italia fuori dalla crisi più nera  e difficile degli ultimi anni. Lo stesso Udc di Pomezia, unitamente  al proprio gruppo consiliare dovrà ripudiare l’attuale melassa politica tanto odiata dalla gente, e soprattutto  con un grande slancio di dignità politica , ognuno di noi , dovrà  riflettere sui propri errori. Dobbiamo rimettere, tutti, di nuovo la palla al centro. La nuova partita si giochi effettivamente  nell’interesse della città”.