“Basta cemento nelle aree agricole”

19 settembre 2012 | 15:00
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“Basta cemento nelle aree agricole”

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del presidente dell’associazione Civiltà

Il Faro on line – Il Governo Monti sembra aver preso ad esempio e quindi a cuore, il problema “Ardea” in merito alle recenti delibere che danno il via alla cementificazione di miglia di metri cubi su aree agricole. (Puccini eRio Verde) Stando al DDL approvato dal Governo il giorno 14 settembre us, non si potrà più sottrarre terreno alla agricoltura e questo non solo per motivi produttivi, ma soprattutto per preservare le aree sotto il profilo idrogeologico. Una erosione, dicono dal Ministero dellepolitiche agricole, che porta alla cementificazione di 100 ettari al giorno in suolo nazionale. Se si considera poi, che Ardea detiene il primato dell’abusivismo del Lazio attestandosi ad una concentrazione del 10%, non c’è da aggiungere molto. Che dire, sembra proprio che ilGoverno abbia ascoltato quanti si battono per impedire che Rio Verde e Tor San Lorenzo perdano quei pohi terreni agricoli (polmoni verdi) ancora rimasti. Un occhio, in particolare, va proprio a Rio Verde dovei pochi terreni agricoli e sorgenti naturali, rischiano di lasciare il posto al cemento, ove mai dovessero passare nuove cubature con ricorsi e fantasiose operazioni giuridico/urbanistiche. Con il recente Decreto tutto passerà alle Regioni che avranno una aliquota da gestire molto rigidamente. Tutto ciò comporterà una vera e propria cura dimagrante – o rinuncia – a quanti pensano di cancellare il verde con il grigio cemento.

La nostra associazione vigilerà, come sempre, sul territorio raccogliendo foto e documenti ad evitare che il cemento distrugga il patrimonio naturale del nostro territorio, come avvenuto sul litoraledove per costruire un distributore è stata estirpata la macchia mediterranea centenaria protetta, nella assenza totale di controlli. Lo si deduce dal fatto che i lavori proseguono imperterriti. Fortunatamente foto aeree e google, conservano il ricordo dello stato dei luoghi; tante volte qualcuno volesse controllare. Tornando a noi, convinti che il prof. Monti ed i suoi Ministri, uomini di indubbia cultura, abbiano voluto ispirarsi a principi di solidarietà e rispettodell’ambiente, amiamo citare  una frase di  Marco Aurelio… “dobbiamo vivere come se fosse l’ultimo giorno della nostra vita e progettare per l’eternità. Per questo è importante sentirsi non proprietari ma custodi, per lasciare un’eredità alle generazioni future”… Un appello a chi di ragione: la macchia mediterranea protetta è sparita, facciamo almeno in modo di trovare che fine abbia fatto.

Mauro Porcelli
Associazione Civiltà