Fanco: “In prima linea per arginare il degrado della città”
Il Faro on line – Dopo la riunione della commissione Ambiente presieduta dal presidente Luca Fanco arrivano le prime risposte da parte del Maggiore Maria D’Alessandri alle disposizioni votate in commissione su accertamenti igienico sanitari e decoro urbano in merito al rudere di quello che una volta era “il Castello Sforza Cesarini sulla Rocca di Ardea”.
Il gran lavoro del Presidente Luca Fanco (nella foto) sta portando i primi frutti, infatti la squadra ambiente del maggiore D’Alessandri ha elevare verbali di contravvenzioni a seguito di accertamenti e controlli circa il pessimo stato di manutenzione igienico – sanitario, del rudere di uno dei più belli castelli del litorale romano, distrutto sia dal tempo, dalla mancanza di manutenzione, sia dai bombardamenti degli anglo-americani ma soprattutto dagli stessi abitanti della rocca che subito dopo la fine della guerra con funi legate alle sommità dei muri scampati ai bombardamenti e ai primi trattori abbattevano quello che era stato per loro il miglior rifugio dalle intemperie dando loro una copertura che non trovavano più nelle loro dimore bombardate al solo scopo di costringere le istituzioni dell’epoca a edificare case popolari (sic).
I ruderi del vecchio castello una volta fiore all’occhiello dei nobili Sforza Cesarini è divenuto oggi una dimora e ricettacolo di topi, piccioni, serpenti forse velenosi etc. con erba e roghi di altezza impressionante che proprio al centro del paese e di fronte al municipio non fanno certo bella mostra dando l’impressione di essere un paese abbandonato dai politici che da anni troppi anni hanno fatto finta di non vedere. Gli accertamenti del maggiore, hanno avallato quanto emerso in Commissione Ambiente, tanto che la pattuglia degli agenti hanno proceduto ad elevare verbale di constatazione di illecito amministrativo in violazione dell’ordinanza, trasmettendo d’ufficio l’intero fascicolo al trino Dirigente del settore urbanistico, lavori pubblici ed ambiente Arch. Antonio Rocca per l’adozione degli ulteriori provvedimenti di competenza. “Non nascondo – ha dichiarato Fanco – la soddisfazione che come presidente della commissione ambiente di essere stato in grado di debellare una bruttura con la quale i cittadini di Ardea sono stati costretti a convivere da decenni. Questo è soltanto il primo passo delle disposizioni impartite dalla Commissione Ambiente, una commissione al di sopra delle parti conclude Fanco che non fa distinzione di nobili e plebei”.
I verbali elevati a carico dei nobili Sforza Cesaroni, non esulano i proprietari alla bonifica previa azioni che potrebbero andare fino all’acquisizione al patrimonio comunale e tutto a tutela esclusiva degli interessi dei cittadini di Ardea e del nostro territorio. Il provvedimento è stato votato all’unanimità dei presenti alla Commissione. Fanco aggiunge che la stessa commissioni qualora ci fosse chi dovesse “dimenticare” di far ottemperare entro trenta giorni quanto disposto dalla commissione invierà alle autorità preposte una dettagliata relazione per eventuali provvedimenti del caso.
Luigi Centore