“Minori vittime di violenza domestica”

26 settembre 2012 | 00:54
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“Minori vittime di violenza domestica”

Convegno al Centro Coni. Il Sindaco: “Occorre pertanto prevenire e contrastare tale orribile piaga”

Il Faro on line – “La città di Formia si pone al centro di un grande progetto europeo sul tema della violenza domestica, insieme agli altri Comuni gemellati provenienti dalla Svezia, dalla Finlandia, dalla Danimarca, dall’Estonia. In questi tre giorni studiosi, esperti del settore, autorità civili, avvocati e magistrati, si confronteranno su una problematica di grande attualità: la violenza tra le mura domestiche”.

Lo ha dichiarato il sindaco di Formia sen. Michele Forte nell’intervento di saluto. “ Un dramma che rimane ancora relativamente nascosto e ignorato. Le donne ed i bambini spesso corrono grandi pericoli proprio nel luogo in cui dovrebbero essere più al sicuro: nella loro famiglia. Per molte e molti di loro, la casa è dominata da un regime di terrore per mano di qualcuno che è loro molto vicino, qualcuno nel quale dovrebbero poter avere fiducia. I loro diritti umani vengono calpestati, e le loro vite vengono loro annientate dalla costante minaccia della violenza. Negli ultimi anni, la comprensione del problema della violenza domestica, delle sue cause e delle sue conseguenze, ha fatto notevoli progressi”.

“E’ andato emergendo un consenso internazionale sull’esigenza di trovare una soluzione al problema. Ma il ritmo dei progressi è stato lento, perché i comportamenti vessatori hanno radici profonde. Occorre pertanto prevenire e contrastare tale orribile piaga che si annida tra le mura di casa. Queste giornate di studio e di riflessione – sottolinea il sindaco – intendono rafforzare il processo di sensibilizzazione sul problema della violenza domestica. C’è la necessità di definire delle strategie efficaci per contrastare al meglio una delle forme di violenza più deprecabili. Tale problematica chiama in causa considerazioni sanitarie, legali, economiche, educative, dello sviluppo e, soprattutto, dei diritti dell’uomo. Adesso che le strategie di lotta alla violenza stanno diventando più chiare, non vi sono più scuse per la mancanza di azione. Vi è l’esigenza di fornire risposte politiche coordinate e integrate. La creazione di una rete europea – conclude il primo cittadino – può consentire una più efficace applicazione della legislazione esistente e un impegno più diretto e visibile nella lotta contro questa violenza da parte dei governi”.