Assobalneari Litorale Nord: “Contrari al nuovo approdo turistico in località Scalo Matteuzzi”

1 ottobre 2012 | 03:45
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Assobalneari Litorale Nord: “Contrari al nuovo approdo turistico in località Scalo Matteuzzi”

“Spazzerebbe via gli stabilimenti balneari e finirebbe per alimentare l’erosione. Meglio approdi leggeri”

Il Faro on line – “In questi giorni stiamo leggendo sulle principali testate giornalistiche comprensoriali la ripartenza del progetto di realizzazione di approdi turistici su alcuni tratti di costa di Civitavecchia ad opera delle diverse associazioni esistenti di diportisti di Civitavecchia, in virtù della esigenza, legittima peraltro, di nuovi posti barca. Sono ormai trascorsi più di 25 anni o forse più da quando le diverse associazioni di diportisti comunicavano alle diverse amministrazioni comunali e regionali che si sono succedute, l’esigenza di sempre e crescenti nuovi posti barca e di aver già predisposto il progetto di un approdo turistico da realizzare, forse anche stimolate da un certo mondo politico”. E’ quanto si legge in un comunicato firmato da Assobalneari Litorale Nord.
“Non siamo preconcettualmente sfavorevoli alla realizzazione di nuovi approdi turistici ma dobbiamo pensare certamente a come e dove realizzarli poiché non vorremmo che la nostra costa, con caratteristiche di scarsa profondità per ciò che riguarda gli arenili esistenti e già ampiamente compromessa dall’erosione, veda scomparire altri tratti finora poco compromessi dall’erosione. Entriamo nel vivo esprimendo al Sindaco Tidei e al Delegato Tandurella la netta contrarietà della  categoria del turismo balneare alla realizzazione di un approdo turistico in località “Scalo Matteuzzi” di cui tanto si parla da anni. 

Le motivazioni della nostra posizione – prosegue il comunicato – sono le solite ed ormai ampiamente diffuse sia a livello cittadino e sia a livello regionale. Il riferimento va alla esistenza di troppi porti turistici nel tratto ad esempio di Santa Marinella e Civitavecchia. Basti pensare al Porto Turistico di Santa Marinella, al Porto Turistico di Riva di Traiano, al Porto di Civitavecchia ed ai relativi progetti di ampliamento di cui tanto si discute su tavoli istituzionali statali, regionali e comunali. Tutto questo in circa 20 km di estensione territoriale con enormi difficoltà di sopravvivenza per le nostre coste che vedono costretti i comuni e le associazioni di categoria a chiedere ingenti somme agli enti preporti, finalizzate alla realizzazione di importanti opere di difesa della costa, senza che vi sia la minima traccia di programmazione di opere pubbliche di tipo compensativo.

A tutto questo si aggiungono altri due approdi turistici in embrione quali quello dello “Scalo Matteuzzi” e della “Frasca”, già progettati da tempo ed in fase avanzata, che attendono il via da parte dei vari Enti pubblici preposti. 

Conosciamo in modo chiaro l’impatto sulla costa dovuto alla realizzazione di nuovi approdi turistici poiché da tempo abbiamo ormai avviato importanti forme di collaborazione a livello regionale con i più importanti studi di progettazione di opere di difesa costiera, in virtù delle notevoli difficoltà delle nostre coste di resistere alla sempre crescente spinta del mare. Ci è stato dunque evidenziato in modo chiaro il quadro delle criticità esistenti e le implicazioni negative per la nostra costa laddove fossero realizzati nuovi approdi turistici. Senza tener conto del fatto che la realizzazione di un’opera pubblica così importante come l’approdo turistico dello “Scalo Matteuzzi” presupporrebbe la cancellazione degli stabilimenti balneari storici, in adiacenza all’opera o quanto meno la traslazione delle concessioni demaniali (stabilimenti balneari), a spese del privato concessionario e che vorremmo decisamente scongiurare, poiché si tratta di famiglie che lavorano nel campo del turismo ormai da moltissimi anni e che fanno del turismo la loro principale fonte di lavoro.  
Stiamo invece lavorando – prosegue la nota – per superare la crisi economica attuale ed il post 2015 con l’evidenza pubblica che colpirà le concessioni demaniali nel post 2015 alla luce della Direttiva Bolkstein UE. In attesa dell’ormai certo decreto legislativo che sarà emanato dal Ministro Gnudi per la fine di ottobre e presentato alle categorie tra le quali FederBalneari Italia, ci stiamo preparando a mettere in campo per la Città di Civitavecchia un ben più importante progetto di valorizzazione della costa che passi dai concessionari esistenti e rilanci anche le coste non in concessione con la finalità di rilanciare il turismo della città di Civitavecchia pur senza gravarlo di nuove pesanti infrastrutture turistiche. Saremo pertanto pronti a breve per discutere con l’Amministrazione Comunale di Civitavecchia di questa nuova impostazione che Assobalneari Litorale Nord ha intenzione di promuovere con lo sforzo dei privati.

Ribadiamo infine quanto già dichiarato cinque anni fa. Riteniamo che l’eccessiva pressione già esercitata ed ancora da esercitare per la realizzazione di sempre nuovi posti barca non si dovrà tramutare nell’ennesima illusione di chi spera di avere un giorno il proprio posto barca in una zona dove questo non sarà mai possibile ma ribadiamo ancora una volta di non essere affatto contrari a prescindere alla realizzazione di nuovi approdi turistici purchè si individuino insieme le criticità per la costa.

Siamo favorevoli – conclude il comunicato – alla visione di quanto descritto nella proposta di modificazione del Regolamento Regionale in materia di concessioni demaniali con finalità turistico ricreativa e per dare risposta alla domanda di posti barca, si dovrà in futuro puntare alla realizzazione di nuovi “approdi leggeri” senza dover necessariamente cementificare in mare laddove questo potrà recare forti danni alla costa stessa”.