“Il centro polivalente è un’opportunità per tutti”

1 ottobre 2012 | 15:00
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“Il centro polivalente è un’opportunità per tutti”

Il nuovo Delegato alla Terza Età Claudio Pasquini parla agli anziani: “Tante attività per valorizzare quegli spazi”

Il Faro on line – “Ho appreso che una parte dei frequentanti del Centro Sociale Polivalente di Cerenova nutre il timore che il proprio diritto ad utilizzare il centro possa essere messo in discussione, ma questo è un timore assolutamente infondato”. Lo ha detto Claudio Pasquini, nuovo Delegato alla Terza Età del Comune di Cerveteri, commentando una lettera non firmata apparsa sulla stampa locale. “Quella lettera è un bellissimo amarcord, in cui si raccontano tutte le attività che si facevano nel Centro Anziani di L.go Finizio, oggi trasferito nella più grande e bella struttura di Via Luni. Mi stupisce di come possa un semplice trasloco, oltretutto in una struttura nuova e moderna, impedire un’attività organizzativa legata all’intraprendenza delle persone e non certo ad un’opera in muratura, per sua natura, inerte”.

“Vorrei ripercorrere – ha proseguito il Delegato Pasquini – le tappe del Centro Polivalente di Via Luni. L’edificio è stato ultimato quest’anno con la costruzione della seconda ala, i cui locali devono essere dati ancora in gestione. L’affidamento del primo corpo dell’edificio è stato assegnata e regolamentato con la Delibera della Giunta comunale n.55/2008. Nell’atto si assegna, attenzione, temporaneamente la gestione della nuova struttura al Centro Anziani con il compito di coordinare le attività che si sarebbero svolte. Parliamo del gioco delle carte, delle lezioni di ballo, e di tutte quelle altre attività che, ben illustrate nella delibera, sono tipiche delle associazioni culturali. Attualmente sono presenti nel Centro due associazioni culturali con soci dai 13 anni in su che, a seguito di regolare richiesta, sono autorizzate ad usufruire degli spazi per alcune ore due volte alla settimana. Qui però bisogna chiarire un equivoco. Il fatto che il Centro Polivalente sia stato affidato alla gestione del Centro Anziani non significa che questi possano vantarne diritto esclusivo, o peggio ancora la proprietà! Esso va gestito nell’interesse della collettività come ogni struttura comunale. Chi ha scritto l’articolo che ho letto ha affermato “rivogliamo  il Centro Anziani”, una frase che, come dire, esprime la volontà di tornare a chiudersi nel proprio isolamento. Questo non va bene né da un punto di vista culturale e sociale, né da un punto di vista legale. Il Centro, infatti, è stato completato con uno stanziamento della Regione Lazio di 300mila euro, grazie al Progetto ‘Apertamente’ che prevede l’integrazione tra diverse generazioni e naturalmente anche la terza età, che anzi, può essere protagonista di tante attività. Il regolamento per il funzionamento dei centri, prevede la collaborazione attiva degli anziani in forme di volontariato sociale e culturale, nella promozione di attività lavorative e artigianali, mettendo dunque in primo piano l’esperienza e la conoscenza degli antichi mestieri, specie se tra quelli ormai in via di estinzione. Non è certo intenzione di questa Amministrazione comunale obbligare qualcuno a rinunciare alle proprie attività preferite, anzi, tutto il contrario. Si vuole fortemente motivare e coinvolgere la terza età in iniziative utili all’integrazione sociale”.

“Voglio parlare direttamente ai signori e alle signore che hanno scritto quella lettera – ha concluso Claudio Pasquini: la vostra esperienza di vita vissuta deve essere uno strumento indispensabile ed un arricchimento per le giovani generazioni; aprendovi agli altri e diventando protagonisti attivi, e non solo sedendovi attorno ad un tavolo con l’unico scopo di giocare a carte, avrete voi stessi e darete a tutti un’opportunità bellissima. Quando aprirà anche la seconda ala del Centro, sono certo che ci sarà spazio per tutti e nasceranno tante nuove attività”.