Rewec 3, arrivano i primi cassoni per la produzione di energia elettrica

3 ottobre 2012 | 18:00
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Rewec 3, arrivano i primi cassoni per la produzione di energia elettrica

Saranno realizzati e installati nella nuova darsena servizi. Pasqualino Monti: “Abbiamo adottato una delle 700 idee selezionate da Italiacamp”

Il Faro on line – L’Autorità Portuale di Civitavecchia ha “adottato” una delle 700 idee per far ripartire l’Italia presentate nell’iniziativa dell’Associazione e della Fondazione “ItaliaCamp”. 

Durante l’incontro di lunedì scorso nella Sala Verde di Palazzo Chigi, al quale hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà, anche in qualità di presidente onorario dell’associazione Italiacamp, il presidente onorario della Fondazione Italiacamp, Gianni Letta, il presidente di Italiacamp Fabrizio Sammarco, il presidente della Fondazione Italiacamp Pierluigi Celli, è intervenuto anche il presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia Pasqualino Monti.

“Siamo orgogliosi – ha dichiarato Monti – di poter contribuire a realizzare una delle idee vincitrici del concorso per quanto riguarda il Sud, confermando inoltre il porto di Civitavecchia come una eccellenza del Paese, non solo per quanto riguarda i traffici ed il ruolo conquistato nel sistema produttivo, ma anche per la ricerca e lo sviluppo di progetti assolutamente innovativi nel campo delle energie rinnovabili e della tutela ambientale”.

Nel porto di Civitavecchia, infatti, sarà realizzato il progetto “REWEC 3”, applicando il brevetto per la produzione di energia dal mare della “Wawenergy.it”, spin-off dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e del suo laboratorio naturale di ingegneria marittima Noel. Il dispositivo, una diga a cassoni Rewec3 in grado di convertire l’energia ondosa in energia elettrica, è il punto di arrivo della lunga opera di ricerca portata avanti dal professor Paolo Boccotti, come illustrato lunedì scorso a Palazzo Chigi dall’ing. Alessandra Romolo, ricercatrice dell’Università Mediterranea. 

“L’Autorità Portuale – ha spiegato Monti – oltre ad impegnarsi per far realizzare e posizionare i cassoni “REWEC 3” sul molo di sottoflutto della nuova darsena servizi, che sarà completata entro i prossimi due anni e mezzo, interverrà direttamente investendo circa 1 milione di euro per l’acquisto delle prime due turbine per la produzione di energia elettrica. L’obiettivo è quello di arrivare a 10 MW di potenza grazie ai cassoni cellulari in grado di sfruttare anche un moto ondoso molto contenuto”.

Il progetto era stato presentato nell’ambito dell’iniziativa di ItaliaCamp “La tua idea per il Paese” durante gli “Stati Generali del Mezzogiorno d’Europa”, la prima tappa della seconda edizione della manifestazione, svoltasi lo scorso 30 giugno a Catanzaro, risultando una delle 16 idee selezionate tra oltre 700.

Rewec 3: come funziona

I Rewec (Resonant Wave Energy Converter), rispetto agli Owc tradizionali, hanno migliore efficienza in termini di assorbimento di energia.

L’idrodinamica dei Rewec è stata studiata sia con un approccio analitico, sia con due esperimenti in scala ridotta eseguiti nel laboratorio naturale di ingegneria marittima. I risultati hanno confermato i principi di funzionamento degli impianti di questa categoria. Nel 2005, al fine di favorire lo sfruttamento industriale del brevetto, è stata costituita la società denominata Wavenergy.it, riconosciuta come Spin-Off dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Il cassone modificato del Rewec3 è costituito da un condotto verticale nella parte anteriore interagente con il moto ondoso incidente attraverso un’imboccatura superiore. Tale condotto è, poi, collegato ad una camera di assorbimento attraverso una luce di fondo. La camera è posta in contatto con l’atmosfera mediante un condotto, nel quale viene alloggiata una turbina self-rectifying per la conversione dell’energia ondosa in energia elettrica. La camera di assorbimento, in assenza della turbina, è collegata all’atmosfera da un tubo di sfiato, mediante un condotto che collega detta camera all’atmosfera, il quale consente la sicurezza ed il corretto funzionamento dell’impianto anche senza turbina. All’interno della camera di assorbimento è  contenuta una massa d’acqua nella parte inferiore ed aria nella parte superiore.

Per effetto del campo di moto ondoso interagente con la struttura, si instaurano sull’imboccatura del condotto verticale delle fluttuazioni di pressione, che determinano delle oscillazioni all’interno della massa d’acqua contenuta nel condotto e nella camera di assorbimento, corrispondenti alle fasi di cresta e di cavo d’onda. Conseguentemente, la sacca d’aria all’interno della predetta camera viene alternativamente compressa ed espansa, generando una corrente d’aria all’interno del condotto, che collega la camera con l’atmosfera, il cui verso si inverte ogni mezzo periodo d’onda.

Recentemente si stanno sviluppando alcuni progetti per l’inserimento di cassoni Rewec3 all’interno di dighe foranee per la protezione di porti e di isole artificiali. Tale scelta progettuale è favorita dal fatto che il questo dispositivo, rispetto ai cassoni tradizionali largamente utilizzati per la realizzazione di porti, assolve le stesse funzioni con il vantaggio di potere produrre energia elettrica con un limitato incremento dei costi. La prima serie di cassoni Rewec3 in Italia, per la produzione di energia elettrica dalle onde di mare, sarà realizzata e posta in opera nel porto di Civitavecchia entro i prossimi due anni. La società consortile Dnc (Darsene Nord Civitavecchia), che sta realizzando la nuova darsena traghetti “Sant’Egidio” e la darsena servizi, ha già offerto la propria disponibilità a produrre i cassoni cellulari modificati, che costituiranno il molo di sottoflutto della nuova darsena servizi del porto di Civitavecchia, coprendo una lunghezza complessiva di circa 350 metri.