Pesca a strascico, controlli a tappeto della Finanza

13 ottobre 2012 | 00:56
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Pesca a strascico, controlli a tappeto della Finanza

Due pescherecci sorpresi da una vedetta e da un elicottero delle fiamme gialle

Il Faro on line – Nel corso di un’ attività di monitoraggio e vigilanza lungo il litorale laziale, predisposta dal Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia, volta alla tutela e la salvaguardia del patrimonio ittico e delle risorse biologiche marine, condotta dagli elicotteri della Sezione Aerea di Pratica di Mare, in stretto coordinamento con le vedette appartenenti alla Stazione Navale di Civitavecchia e dalla Sezione Operativa Navale di Anzio, in due distinte operazioni di servizio:

1)l’equipaggio dell’elicottero Volpe 99 del Corpo, in crociera lungo il litorale pontino, nella  mattina dell’ 11 ottobre u.s. ha sorpreso un  motopeschereccio appartenente alla marineria di Anzio,  mentre esercitava la pesca a strascico, a trazione meccanica, in zona vietata, nelle acque antistanti il litorale di Rio Martino (Latina);

2) in data 12 ottobre 2012, il Guardacoste G.98 Feliciani, appartenente alla Stazione Navale di Civitavecchia, in crociera sul litorale del basso Lazio e dell’arcipelago pontino, ha sorpreso un motopeschereccio, appartenente alla marineria di Salerno, mentre effettuava la pesca a strascico a breve distanza dalla costa, nei pressi di Lavinio, nelle acque antistanti la città di Anzio.Il comportamento posto in essere dai pescatori, in violazione alle vigenti normative, rischiava di arrecare significativi danni alla flora ed alla fauna marittima costiera, che a seguito del fermo biologico, imposto ai pescherecci dal 3 settembre al 2 ottobre è fortemente interessata ad un momento di crescita.

I militari operanti,  hanno operato il sequestro amministrativo delle reti da pesca utilizzate per l’illecita attività, contestando ai comandanti dei pescherecci le violazioni delle disposizioni legislative in materia di pesca, che prevedono una sanzione da duemila fino a dodicimila euro, il sequestro dell’attrezzatura utilizzata  e  del pescato, oltre la segnalazione dell’infrazione all’Autorità Marittima competente, la quale procederà all’annotazione nella licenza di pesca ed in caso di reiterate violazioni della specie potrà procedere alla sospensione dell’autorizzazione. Ulteriore episodio che ha visto protagoniste le Fiamme Gialle per la qualificata attività di contrasto, posta in essere nei confronti degli operatori economici che, con il proprio comportamento non corretto, rischiano di danneggiare il sensibile habitat marino, conseguendo, nel contempo, illeciti proventi derivanti dalla cattura illegale di prodotto ittico.