Piano Regolatore Portuale, primo piano in Comune

13 ottobre 2012 | 00:56
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Piano Regolatore Portuale, primo piano in Comune

Vertice promosso dal sindaco Forte: “La discussione ha preso in esame la complessa situazione della costa e del litorale”

Il Faro on line – La redazione di un Piano Regolatore Portuale, quale strumento per una riqualificazione territoriale degli ambiti portuali. Un programma di riassetto della costa, arenili, infrastrutture, porti, cantieristica, accessi a mare e utilizzo delle aree demaniali a terra. 

Questi i punti affrontati dal sindaco Forte, nel corso di una riunione che ha visto la partecipazione del geometra Tonino Torreggiani – funzionario del demanio marittimo della Regione Lazio; Fabrizio Di Maggio – capo della sezione demanio Gaeta – Marco Vigliotti – comandante dell’Ufficio locale marittimo di Formia; geometra Mimmo Cannavale – settore urbanistica – demanio del Comune; Pietro Zerri – ufficio locale marittimo Formia; l’assessore al turismo Vittorio Pecorino e il dirigente dell’ufficio urbanistica architetto Roberto Guratti. 

La discussione ha preso in esame la complessa situazione della costa e del litorale, in una fascia di interesse situata tra la Pinetina di Vindicio e la zona demaniale dedicata alla piccola cantieristica, collocata in corrispondenza dell’inizio della Via Appia a levante. Il nuovo piano regolatore portuale ha il compito di pianificare, per le esigenze di sviluppo, le varie attività connesse al mare, salvaguardando nello stesso tempo gli interesse ambientali, paesaggistici ed archeologici della costa. In particolare l’attenzione si è incentrata sulla nautica da diporto, i cantieri navali, la pesca, il porto e le attività imprenditoriali, il Pua, le risorse  del turismo.

Punti prioritari che dovranno trovare collocazione nell’atto di indirizzo del nuovo strumento regolatore. Orientamenti e indicazioni che tengano nella giusta considerazione gli ambiti portuali in linea con i procedimenti amministrativi finalizzati al rilascio di concessioni demaniali marittime. Un piano capace di garantire e riordinare uno sviluppo sostenibile della portualità e delle strutture dedicate alla nautica da diporto che, in mancanza di uno strumento regolatore del territorio e di una visione programmata degli interventi, determina effetti negativi sull’intero sistema marittimo. In questa ottica rientrano anche gli interventi di valorizzazione sul water front cittadino. In sintesi il tavolo tecnico è servito per avviare –  in via preliminare – uno studio conoscitivo e di screening delle aree connesse all’utilizzo della cantieristica e delle attività portuali, in previsione di approntare una elaborazione completa del Piano che tenga conto delle valutazioni e  osservazioni dell’amministrazione. 

Per il sindaco Forte è necessario un’azione di riordino e di recupero degli attuali spazi occupati lungo la costa dai cantieri navali. Una riqualificazione della fascia costiera necessita di opere tese a rilanciare tutto l’assetto territoriale. La delocalizzazione dei cantieri rimane un punto fermo da affrontare in sede di redazione dello strumento regolatore. Altro aspetto su cui si è discusso ha riguardato la sistemazione dei pontili per le attività della pesca. Dopo il trasferimento delle navi traghetto e degli aliscafi dal Molo Azzurra al Molo Vespucci è opportuno regolamentare anche la flotta dei pescherecci e le imbarcazioni da pesca che insistono nello specchio acqueo di Mola Azzurra. L’idea del sindaco è realizzare anche  un imbonimento a mare che va dalla caserma dei carabinieri alla pescheria Di Russo in modo da recuperare uno spazio di oltre 200 metri da utilizzare per la sosta pubblica. Spetterà ai tecnici elaborare e tradurre le indicazioni e le osservazioni in atti concreti da inserire nel documento di Piano. Un lavoro certosino che sarà portato avanti dall’ufficio urbanistica del Comune in sinergia e collaborazione con il dipartimento demanio della Regione Lazio, la capitaneria di porto di Gaeta e l’ufficio locale marittimo.