Gli equilibri di bilancio…. sbilanciati dal passato

20 ottobre 2012 | 09:30
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Gli equilibri di bilancio…. sbilanciati dal passato

Manovra economica attuale e decisioni lontane nel tempo: il fantasma di Saggese sulle casse comunali

Il Faro on line – Ci siamo quasi. Tra un po’ sarà (comunque in ritardo) la volta del Bilancio. Il Consiglio si troverà a fare i conti – nel vero senso del termine – con casse asfittiche ed equilibri di bilancio incerti, con i fantasmi del passato che ancora aleggiano e le incertezze sul futuro dovute alle decisioni del Governo. In mezzo, come al solito, ci stanno i cittadini, con le loro aspettative spesso deluse, un po’ per mancanza di soldi un po’ per incapacità gestionale.

E’ di questi giorni poi la notizia dell’arresto di Saggese, dominus del sistema di gestione del patrimonio immobiliare di centinaia di Comuni italiani nonché del sistema di riscossione delle tasse. Ed ecco che il passato, il presente ed il futuro s’intrecciano come in uno strano corto circuito temporale. Vediamo perché.

Che le casse comunali siano in difficoltà, al di là degli artifici contabili, è cosa nota e non da adesso. A contribuire alla situazione attuale ci ha pensato in larga parte anche la vicenda Aser, conosciutissima da tutti i cittadini.

Forse meno conosciuto è un passaggio, per certi versi epocale, di quel periodo, che ha sostanzialmente indirizzato i pagamenti dei cittadini al di fuori dal conto corrente comunale, il che ha impedito poi di controllarne la gestione e sappiamo tutti come è andata a finire.Tutto nasce da una lettera protocollata nell’aprile 2005 dal direttore generale della San Giorgio Spa e indirizzata al dirigente Alfonso De Pasquale e al vice sindaco Massimiliano Cruciani. Nella missiva si chiedeva, a fronte di presunte proteste dell’utenza per la cifra di 1,03 euro per l’utilizzo del conto corrente postale , di trasformare la formula di pagamento in MAV.

E così avvenne: con determinazione n.31 del 7 aprile 2005 il dirigente del servizio finanziario Giovanni Uguccioni espresse parere favorevole consapevole che il provvedimento non comportasse “alcun aggravio per le casse comunali”. Ironia della sote: da quel momento le casse  comunale non hanno tirato fuori un soldo, è vero, ma anche perché praticamente non ne sono più entrati. CCol sistema Mav, infatti, le entrate Rsu e/o Tarsu venivano gestite al di fuori dal controllo comunale, e la società incaricata avrebbe dovuto versare al Comune quanto di legge. Cosa che purtroppo non è accaduta con regolarità. E anno dopo anno il buco di bilancio si è trasformato in voragine. Una voragine che pesa oggi sulle spalle dell’attuale Consiglio, chiamato a breve a pronunciarsi sullo strumento principe per un’Amministrazione: la manovra finanziaria.
Angelo Perfetti