Maestri d’Ascia: il Caboto punta al recupero delle esperienze

21 ottobre 2012 | 17:00
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Maestri d’Ascia: il Caboto punta al recupero delle esperienze

Concluso il corso che avvicina i giovani alla professione d’Arte di antica tradizione gaetana

Il Faro on line – Formare sul campo Maestri d’Ascia, stimolando l’interesse dei giovani verso un antico mestiere, che intreccia le sue radici nelle tradizioni più profonde della città di Gaeta: questo l’obiettivo principale del progetto M.A.R.E: Maestri d’Ascia – Recupero delle esperienze, promosso dall’IISS “G. Caboto”. Iniziato a novembre 2011, è giunto a conclusione il 15 ottobre scorso, con la consegna dell’attestato a 7 dei 16 giovani idonei, selezionati tra 27 ragazzi che hanno presentato la domanda di partecipazione. I corsisti hanno seguito la formazione teorica in aula, e quella pratica negli stage, presso alcuni cantieri di Gaeta e Formia.

“E’ stato un corso molto selettivo, sia nella fase iniziale di valutazione dell’idoneità degli aspiranti partecipanti che durante lo svolgimento del progetto – spiega il Dirigente dell’Istituto Nautico Caboto salvatore Di Tucci – e questo perché è stato nostro preciso intento accogliere solo i giovani veramente motivati”.  

Nello specifico, il progetto ha perseguito lo scopo di formare carpentieri navali abili alla lavorazione del legno ed anche competenti nella progettazione, nella scelta delle essenze, nella motoristica e, più in generale, nelle  tecniche navali e marinare. Il tutto nel rispetto della storia e della tradizione cantieristica locale, e del suo recupero in una visione moderna delle imbarcazioni.L’Istituto “Caboto” porta nel suo DNA competenze specifiche nel settore della Nautica e delle professioni ad esso collegate. Dalla sua prima istituzione, nel 1847, nell’Istituto venivano formati, oltre agli Ufficiali di Coperta e di Macchine, i Costruttori Navali che esplicavano la propria professione nell’arte della carpenteria Nautica come Maestri d’Ascia. Attualmente sono presenti al Caboto docenti di Arte Navale, e ci si rivolge ai Maestri d’Ascia rimasti per favorire la trasmissione delle tradizioni culturali.

“Abbiamo voluto con questo corso – afferma il Preside Di Tucci – fare onore alla professione dei Maestri d’Ascia, di notevole prestigio nel nostro territorio. Professione che definirei d’Arte per la sinergia richiesta tra saper fare, intelligenza e manualità. È nostro intento contribuire a mantenere alta tale tradizione, in termini di competenza e professionalità. Cercando, al contempo, di suscitare, in nuovi ambiti sociali, curiosità e interesse  verso un mestiere che, nel corso dei secoli, è stato sempre tramandato di padre in figlio”. 

“Per i ragazzi che hanno ottenuto l’attestato – conclude  il Dirigente – il corso è solo il punto di partenza, una sorta di iniziazione, adesso è necessaria tanta esperienza da realizzare in cantiere”.