Il Governo Monti bacchetta la Regione

26 ottobre 2012 | 16:15
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Il Governo Monti bacchetta la Regione

Il Faro on line – Il Consiglio dei ministri, riunitosi oggi, ha formulato l’auspicio che la data delle elezioni amministrative per il Consiglio regionale del Lazio sia fissata dal presidente della Regione al piu’ presto, in armonia con il parere espresso dall’Avvocatura Generale dello Stato: 90 giorni dallo scioglimento del Consiglio. E’ quanto si legge nel comunicato di Palazzo Chigi. Secondo quanto si apprende, l’intenzione del presidente dimissionario della Regione Renata Polverini, dopo la strigliata dell’esecutivo, sarebbe quella di andare al voto per 50 consiglieri tra fine gennaio e metà febbraio con elezioni da indire a novembre garantendo così una campagna elettorale più lunga di 45 giorni.  Un’ipotesi suggerita in mattinata anche dal presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri: “Nel Lazio si deve votare al più presto ma lo si deve fare eleggendo 50 consiglieri regionali e non 70. A tal fine devono essere adottate tutte le misure che evitino nel dopo voto ricorsi e polemiche. Il centrodestra ha indetto le primarie nazionali per il 16 dicembre e ritengo dovrà fare una consultazione popolare anche per designare il candidato alla presidenza della Regione Lazio. Tutto ciò ci fa immaginare che gennaio sia il tempo per le elezioni della nostra Regione”. “La colpa di quanto accaduto non è di Renata Polverini, siamo di fronte a un problema di sistema. Con la riforma del titolo V le Regioni sono diventare delle repubbliche indipendenti senza controlli”. Ha detto il sindaco Gianni Alemanno, intervenendo a Radio Radio.

“Tutte le Regioni hanno dei problemi – ha proseguito – La colpa non è di Renata Polverini o delle singole persone ma delle Regioni che, come i Comuni, dovrebbero stare dentro un sistema di regole e controlli più stringenti”. “Il pronunciamento del Consiglio dei Ministri chiude definitivamente la stagione dell’interpretazione personale o di parte delle regole – sostiene il segretario del Pd Lazio Enrico Gasbarra – Il governo Monti scrive la parola fine ai giochini messi in scena durante questi 30 giorni dalla presidente della Regione Lazio che ha costruito cortine di fumo pur di non permettere ai cittadini del Lazio di esercitare il diritto inviolabile al voto. Trenta lunghissimi giorni durante i quali è cresciuta la rabbia, l’amarezza dei cittadini piegati dalla crisi così come le legittime preoccupazioni dei sindacati, delle associazioni di categorie e l’angoscia di migliaia di lavoratori di imprese messe in ginocchio dalla recessione e vicine al fallimento a causa della paralisi della Regione. Ora – prosegue Gasbarra – la presidente della Regione fissi immediatamente la data delle elezioni che dovranno svolgersi entro dicembre 2012 e ripristini quelle regole democratiche che ha cercato in ogni modo di ostacolare”.