“Salta la convenzione Puccini, il Comune salvo da nuovo cemento”
Soddisfazione di Fanco e Abate: “Ennesimo dietro front da parte dell’amministrazione Di Fiori”
Il Faro on line – E’ stata revocata la tanto contestata delibera “Puccini” che prevedeva in Tor San Lorenzo una colata di cemento di oltre novantamila metri cubi con poco vantaggio economico per il comune. E qui la parte del leone l’ha fatta Luca Fanco da sempre contrario alla convenzione “Puccini”. “Ancora una volta la Giunta deve fare dietro front su un atto sul quale la minoranza si era già espressa negativamente. Una prepotenza – ha detto Abate – che gli si è ritorta contro mettendo in luce tutta l’arroganza di una maggioranza allo sbando interessata soltanto a variazioni urbanistiche che poi abortiscono dopo pochi mesi. La delibera è stata revocata con il voto favorevole della maggioranza. Unico astenuto soltanto Policarpo Volante. La madre di tutte le revoche è stata una vittoria per Luca Fanco e Antonino Abate ma soprattutto dei cittadini e delle associazioni che hanno trovato la sensibilità dell’opposizione e dello stesso Fanco, che sono contrari come loro ad una insensata cementificazione del territorio.
Ma veniamo alle Interrogazioni. Il primo a chiedere la parola il consigliere Giancarlo Rossi del Pd, che ha chiesto spiegazioni sul fatto del giorno, ovvero l’intervento della municipale nel plesso di via Francesco Crispi ove si stavano svolgendo gratis lavori per la ristrutturazione dell’edificio per ospitare l’ufficio tecnico dopo l’incendio doloso di quello di via Laurentina. Luca Fanco come tutti i consiglieri di opposizione si sono associati lui e lo stesso Fanco ha successivamente letto la sua interrogazione più precisa e piena di particolari per i quali ha chiesto ad enti non comunali di indagare.
Antonino Abate ha letto tre interrogazioni tutte di interesse popolare: la richiesta delle tariffe dell’acqua di cui ancora non si è discusso, quella sul campo sportivo di cui non si conoscono i particolari dell’affidamento a società che lo stanno gestendo malgrado sia ancora in condizioni non ottimali e l’ultima sull’appartamento di via Bologna proveniente da beni confiscati ad organizzazioni malavitose e affidati ad una cooperativa di Roma la quale fin da dopo l’inaugurazione è rimasta chiusa. “Questa – ha spiegato è una amministrazione di consiglieri insensibili ai problemi dei disabili e delle loro famiglie”.
Non si è fatta attendere la risposta del consigliere Riccardo Iotti: “Non avendo più ricevuto fondi, l’associazione assegnataria non ha potuto più operare e quindi il centro giovanile è rimasto chiuso. Io stesso ho chiesto che il locale venga di nuovo rimesso a gara per una nuova assegnazione.
Luigi Centore