Invettiva di Canapini contro gli europarlamentari: “O sono incapaci o si disinteressano”

29 ottobre 2012 | 03:51
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Invettiva di Canapini contro gli europarlamentari: “O sono incapaci o si disinteressano”

Pesca e demanio, argomenti spinosi. Black out del Primo cittadino quando tra le pieghe del discorso afferma: “Dal prossimo anno non sarò più sindaco”

Il Faro on line – L’occasione è stata quella della presentazione ufficiale del Consorzio pescatori di Fiumicino. Tra le autorità che hanno preso la parola c’era anche il sindaco Canapini, ma non è andato tutto come nelle “solite” apparizioni istituzionali. Abbiamo visto il primo cittadino lanciarsi a spada tratta in invettive contro i rappresentanti italiani in Europa, molti dei quali sono del suo stesso partito. Poi lo abbiamo visto perdersi, nel riflettere ad alta voce sulla fine del proprio mandato. Canapini ha mostrato in pochi minuti tutti i tratti del suo carattere, è sembrato al contempo forte e fragile, come mai prima lo avevamo visto in occasioni pubbliche. Vale la pena farne un ritratto, per tutti coloro che non erano presenti all’evento.

Invettiva contro l’immobilismo europeo, dicevamo. L’ufficializzazione del Consorzio di pescatori ha messo sul tappeto i problemi dell’intero comparti, da quelli più spiccioli come il taglio indiscriminato delle reti da parte dei “pescatori della domenica” a quello più grave del prezzo del gasolio o dei nuovi obblighi che l’Europa ha messo rispetto alle strumentazioni da avere a bordo e alla burocratica elencazione del pescato. “Per tutto ciò che l’Europa ha fatto all’Italia sia sul tema della pesca sia su quello del demanio – ha detto Canapini – non possiamo che concludere due cose: i nostri rappresentanti in seno al Parlamento europeo o sono degli incapaci oppure si disinteressano di fare il bene dell’Italia. Per la pesca – ha proseguito il sindaco – ad esempio, non si è riusciti ad impedire che le norme favorissero i pescatori del Nord Europa, che hanno pochi tipi di pesce da catalogare. Per i nostri pescatori certi obblighi sono assurdi da rispettare, eppure nessuno a Bruxelles è riuscito a bloccare queste iniziative. Non parliamo poi del demanio…”

L’aspetto “aggressivo” del primo cittadino si blocca quando pronuncia una “fatidica” frase: “Ora sono qui a testimoniare la vicinanza e  il saluto dell’Amministrazione comunale tutta, ma questo settore sarà seguito dal prossimo sindaco, perché come sapete io non sarò più il sindaco di questa città, avendo fatto due mandati non posso ricandidarmi…” Poi una pausa, durata qualche secondo, nella quale il sindaco è sembrato seguire i propri pensieri tanto da perdere il filo del discorso. Un applauso ha riempito il vuoto che si era creato togliendo dall’imbarazzo Canapini che ha ripreso in mano le redini del discorso scusandoci con i presenti per il momentaneo black-out “ma – ha detto – stavo riflettendo sulle mie parole, e sul fatto che non sarò più sindaco”. Poi la chiusura, collegata a questo discorso: “Come amministrazione abbiamo creduto molto nel settore portuale, e ci siamo impegnati. Sarebbe una soddisfazione poter completare il mio mandato con la posa della prima pietra di un’opera così importante come il nuovo Porto Commerciale. Sarebbe un modo per pter lasciare a questa città qualcosa di importante…”
Angelo Perfetti