Imu, al 5 per mille l’aliquota prima casa

30 ottobre 2012 | 15:00
Share0
Imu, al 5 per mille l’aliquota prima casa

Paliotta: “Abbiamo avuto il coraggio di assumerci la responsabilità che serve nei momenti difficili”

Il Faro on line – “Il Consiglio comunale e l’Amministrazione hanno avuto il coraggio di assumersi la responsabilità che serve nei momenti difficili”. Con queste parole il sindaco di Ladispoli, Crescenzo Paliotta, ha annunciato che il Consiglio comunale ha deciso di portare l’aliquota prima casa al 5 per mille. “La demagogia e il populismo – ha proseguito Paliotta – hanno già fatto all’Italia i danni che ora stiamo pagando tutti. La scelta di portare l’aliquota Imu al 5 per mille sappiamo che è impopolare ma allo stesso tempo necessaria soprattutto alla luce della comunicazione del settembre scorso del Ministero delle Finanze che l’introito della stessa Imu sarebbe stata nel nostro Comune molto più bassa di quanto annunciato a maggio. A questo dobbiamo aggiunge il fatto che a settembre il Governo ha fatto un ulteriore taglio di 355 mila euro. Di fronte a tutto ciò il Consiglio comunale aveva due strade: lasciare le cose come aveva deciso la Giunta con la l’Imu al 4 per mille ma provocare un disavanzo di bilancio. Oppure intervenire con un aggiustamento che garantisse l’equilibrio di bilancio ed evitasse aggravi ancora maggiori per il 2013. La metà dei Comuni italiani ha portato l’Imu sulla prima casa al 6 per mille e la stessa cosa è accaduta a Roma”.

Con questa decisione – ha continuato Paliotta – il Consiglio comunale ha garantito lo stesso livello di servizi scolastici e sociali e non ha aumentato le tariffe dell’acqua e della Tarsu. Nessuno dei Comuni del comprensorio è riuscito ad abbassare l’Imu sotto il 4 per mille considerato che questo introito è fondamentale per garantire il funzionamento degli enti locali. Quando a maggio avevamo preso questo impegno era stato fatto alla luce di una comunicazione ufficiale del Ministero delle Finanze che aveva garantito Ladispoli una somma superiore di almeno un milione e 200 mila euro rispetto a quanto poi realmente avvenuto. Pur non avendo noi le responsabilità di quanto accaduto ci siamo assunti il peso di una decisione che salvaguardi proprio i servizi essenziali per i cittadini in difficoltà e le famiglie: i servizi sociali e quelli scolastici. Altri comuni che hanno deciso aliquote leggermente inferiori non sostengono nemmeno la metà delle nostre spese sociali, scolastiche e per il pagamento delle quote di mutuo che sono servite per realizzare nella nostra città ponti, scuole, strade e parcheggi. Più in particolare l’introito dell’Imu calcolato sui 13.100.000 euro sarà così utilizzato: 3 milioni stipendi annui, 4 milioni ammortamento mutui. 4.500mila servizi sociali, 1 milione mensa scolastica e 600mila trasporto scolastico”.

“Gli stessi oppositori che fanno polemica in Consiglio comunale – ha concluso Paliotta – sono quelli che hanno fatto eleggere la Giunta regionale che si è appena dimessa e che ha portato l’addizionale Irpef da 0,9 a 1,43 con aggravio medio per ogni famiglia di circa 150 euro, ben più del doppio dell’aumento dell’Imu”.