Pesca a strascico vietata: nei guai due pescherecci di Anzio

30 ottobre 2012 | 15:00
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Pesca a strascico vietata: nei guai due pescherecci di Anzio

Il guardacoste della Stazione navale di Civitavecchia in azione nelle acque di Torvaianica

Il Faro on line ā€“ Le mareggiate che nei giorni passati hanno flagellato il litorale laziale, hanno favorito il ricambio delle acque dei fondali sabbiosi, a breve distanza dalla costa ed hanno spinto la fauna marina a ricercare nuove fonti di nutrimento nelle acque meno profonde. Per tale ragione, quando lā€™intensitĆ  del mare Ā progressivamente diminuiva i pescherecci si spingono a breve distanza dalla costa per calare le reti in aree vietate alla pesca dove nelle prime ore di oggi il Guardacoste G98 Feliciani, della Stazione Navale di Civitavecchia, ha sorpreso a breve distanza dal litorale di Torvajanica due pescherecci che effettuavano la pesca strascico in zona vietata.

Le due imbarcazioni, appartenenti alla marineria di Anzio, sfruttando il favore delle tenebre e navigando con i fanali oscurati per sfuggire allā€™osservazione dalla spiaggia e dal mare, si erano lentamente portate a ridosso della costa in presenza di un fondale inferiore a 22 metri. Nel corso del controllo i finanzieri hanno accertato che nella navigazione in zona vietata le reti strisciavano lungo il fondale, modificando in modo indiscriminato lā€™ambiente marino con la incontrollata cattura di ogni genere di pesce. Ā Ā Il comportamento posto in essere dai pescatori, in violazione alle vigenti normative, rischiava di arrecare significativi danni alla flora ed alla fauna marittima costiera, che a seguito del fermo biologico, imposto ai pescherecci dal Ā 03 settembre al 02 ottobre u.s., ĆØ fortemente interessata ad un momento di crescita.

I finanzieri hanno provveduto al sequestro amministrativo delle reti da pesca utilizzate per lā€™illecita attivitĆ , contestando ai comandanti dei pescherecci le violazioni delle disposizioni legislative in materia di pesca, che prevedono una sanzione da duemila fino a dodicimila euro, il sequestro dellā€™attrezzatura utilizzata Ā e Ā del pescato, oltre alla segnalazione dellā€™infrazione allā€™AutoritĆ  Marittima competente, la quale procederĆ  allā€™annotazione nella licenza di pesca ed in caso di reiterate violazioni della specie potrĆ  procedere alla sospensione dellā€™autorizzazione. Ulteriore episodio che ha visto protagoniste le Fiamme Gialle per la qualificata attivitĆ  di contrasto, posta in essere nei confronti degli operatori economici che, con il proprio comportamento non corretto, rischiano di danneggiare il sensibile habitat marino, conseguendo, nel contempo, illeciti proventi derivanti dalla cattura illegale di prodotto ittico.