Erriu: “L’assise si dimetta o pensi a lavorare per i cittadini”
Il Faro on line – Non si placa la polemica per la chiusura dell’ufficio tecnico e per l’incapacità di trovare una nuova sede se pur provvisoria; e arrivano i primi consigli ma soprattutto critiche e proposte da parte di un giovane tecnico neo iscritto al Collegio dei Geometri di Roma Provincia.“Dopo circa un mese – scrive Simone Erriu – l’ ufficio Tecnico e’ ancora chiuso, e per di più’ i locali di via Francesco crispi che dovevano ospitare lo stesso, sono stati oggetto di sospensione dei lavori. Questo è il duro commento di uno dei geometri da poco iscritto all’albo professionale Simone Erriu. Il giovane tecnico si chiede se il dirigente arch. Antonio Rocca e’ a conoscenza che per ristrutturare un manufatto in zona archeologica vanno richiesti i Nulla Osta degli enti preposti quali paesaggistico e archeologico, in quanto l’edificio e’ situato nel centro storico di Ardea. Oltre che per ristrutturare un manufatto necessita è obbligatorio presentare la denuncia di inizio attività’ e l’autorizzazione della proprietà’ quale la provincia di Roma. Anche l’amministrazione piega il tecnico deve attenersi al D.P.R. 380/01 e smi come tutti e non avere un comportamento con sorriso ironico come spesso accade in consiglio comunale tanto da farsi richiamare da consiglieri più sensibili.
La cosa più’ sconcertante prosegue il tecnico Erriu, e’ che la metà’ dei nostri consiglieri comunali sono tecnici liberi professionisti con tanto di studio nel territorio, è possibile che nessuno di loro se ne sia accorto, oppure sono una massa di incapaci che ci governano? Il consigliere Luca Fanco tra l’altro ragioniere se ne è accorto ed alle sue domande si è scatenato il putiferio con il fermo dei lavori e l’identificazione delle ditte ed operai “benefattori”.
I politici – prosegue Simone – stanno pensando a quanti me ne toccano a mè di questo o quell’assessore oltre all’importanza dell’assessorato stesso, questi incapaci non pensano ad altro. Questi politicastri, non si sono ancora resi conto che c’è’ un comune fermo ed allo sbando senza soldi, e l’unica fonte di entrate l’ ufficio tecnico è chiuso, una chiusura al limite dell’interruzione del pubblico servizio e quello che è peggio, senza una certezza di riapertura se non a lungo termine. Purtroppo – Erriu fa un paragone – questo non è’ il proseguo dell’amministrazione Eufemi, come si e’ detto nella campagna elettorale, questo è un dramma per le famiglie di Ardea che certamente i politici non dimostrano di avere a cuore a differenza del nettunese ex sindaco Carlo Eufemi che anche se con difficoltà’ ha dato segnali forti, vedi le tante opere pubbliche, demolizioni sul litorale e nell’inferno delle Salzare, un sindaco, ma soprattutto un politico che ha affrontato casi ben “più peggiori assai” del vile incendio che ha colpito una parte del settore urbanistico, l’ex sindaco affrontò e risolto il grave problema dell’alluvione dell’ottobre del 2005 e quella del 2006 in emergenza e senza creare disagi agli uffici ed alla popolazione. Se non riescono a risolvere un piccolo problema come quello di ristrutturare un manufatto – conclude Erriu – facciano un atto di pietà verso la popolazione si dimettano per manifesta incapacità'”.