La ricorrenza festeggiata anche con le scuole lunedì 5 novembre
Il Faro on line – Festa del 4 novembre speciale per Tarquinia. Per l’impossibilità delle scuole di partecipare alla ricorrenza, il sindaco Mauro Mazzola ha voluto riproporre la commemorazione lunedì 5 novembre. Due i momenti significativi: l’alzabandiera all’istituto “Corrado e Mario Nardi” e l’omaggio al monumento ai caduti a piazzale Europa, dove protagonisti sono stati gli studenti che hanno recitato poesie, letto le lettere dei soldati inviate dal fronte e intonato l’inno di Mameli. Erano presenti tra altri gli assessori comunali Sandro Celli ed Enrico Leoni, il presidente dell’Università Agraria Alessandro Antonelli, il presidente della sezione locale dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra Andrea Luigi Bozzi, la delegazione dell’11° Reggimento Trasmissioni Civitavecchia, e le rappresentanze delle forze dell’ordine e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma tarquiniesi. «Era importante continuare questa tradizione con le scuole. – ha affermato il primo cittadino – Gli studenti partecipano sempre con entusiasmo, anche grazie al lavoro degli insegnanti che fanno conoscere queste ricorrenze attraverso piacevoli attività didattiche. Un modo diverso di fare educazione civica e di tenere in vita i valori che sono alla base del nostro Paese». Sobria e composta la celebrazione di domenica. Dopo la messa nella chiesa di San Francesco, è stato reso omaggio al busto di Domenico Emanuelli e al monumento ai caduti a piazzale Europa. Il presidente del consiglio comunale Armando Palmini ha ricordato la figura di Emanuelli, sindaco di Tarquinia e parlamentare nel secondo dopo guerra: «La sua onestà è da tramandare alle generazioni future come insegnamento di vita. Quarant’anni vissuti intensamente, sempre a difesa di quei principi e di quei valori basati sulla giustizia, sulla democrazia e sulla libertà. Sempre disponibile, sempre vicino ai più deboli, Emanuelli ci ha lasciato un insegnamento che è fondamentale per le democrazie moderne: l’amore nei confronti della patria, delle forze armate ed il sacro principio dell’unità da mantenere con il costante e corretto rapporto tra le generazioni». E questo concetto è stato il punto cardine del discorso del sindaco Mazzola: «Il giorno dedicato all’Anniversario della Vittoria, all’Unità Nazionale e alla Festa delle Forze Armate è anche il giorno votato alla commemorazione dei caduti e ai tanti, troppi, uomini seppelliti senza un nome. Raccontare tutto questo alle nuove generazioni è indispensabile, sebbene non facile, soprattutto in questo presente con l’Italia che proprio non riesce a riemergere dalla fanghiglia dell’ultimo decennio».