“In pineta cartelli approssimativi”

8 novembre 2012 | 15:32
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“In pineta cartelli approssimativi”

Gasperini: “E poi servizi non segnalati ed errori sulla posizione delle fontanelle. Mentre alla pineta delle Acque rosse niente cartellonistica ma solo degrado”

Il Faro on line – – E’ incredibile la “tempestività” con la quale si è provveduto alla sistemazione di circa un migliaio di nuovi cartelli all’interno della pineta di Castelfusano. Previsti per l’estate, sono stati posizionati ad autunno inoltrato. E con “errori” non da poco. Senza dimenticare che la pineta delle Acque rosse di Ostia – forse la Cenerentola della situazione? – ne è stata esclusa.   

Lo dichiara Andrea Gasparini, portavoce dei Verdi del municipio XIII.   “E pensare che l’annuncio della nuova cartellonistica era stato dato in pompa magna all’inizio del mese di giugno nel corso di una seduta della commissione sicurezza. ‘E’ una delle importanti novità emerse durante la commissione’, recitava una nota ufficiale. In quella circostanza fu messo a punto il piano  antincendio 2012 a tutela delle aree verdi del litorale romano”.   

“Dall’ente Riserva era stato dunque ‘confermato il posizionamento della cartellonistica, assente da dieci anni nella pineta, utile non solo a ricordare agli utenti i divieti relativi all’accensione di fuochi nella zona verde, ma necessario anche a illustrare le bellezze di Castelfusano dal punto di vista naturalistico’. Ma ecco che”, sottolinea Andrea Gasparini, “non solo i cartelli  sono arrivati tra un temporale e l’altro, ma sono pure sbagliati. Un esempio?  Viene riportata erroneamente l’esistenza di solo 8 fontanelle su un numero totale di 17  presenti nell’area. In più, è segnalata una fontanella,  da tempo chiusa, mentre ben 7 funzionanti non sono inserite nella legenda. Un lavoro che denota una superficialità ed una assoluta mancanza di conoscenza dell’area .   

“Un altro ‘giallo’ riguarda poi la struttura situata tra viale Mediterraneo e viale del Gran Pavese, l’unica delle 5 realizzate durante il giubileo che è stata aperta al pubblico per un periodo, dotata di una toilette, ma ormai chiusa da tempo. Che significa? La rinuncia definitiva ad avere dei servizi igienici nel parco? Possibile che in tutta la pineta non ci sia un servizio  necessario come il wc? Così non si fa che aumentare il degrado perché migliaia di persone, atleti e ciclisti in alternativa ai bagni sono costretti ad ‘arrangiarsi’”.   

“E per la pineta delle Acque rosse, anch’essa inserita nella riserva statale del litorale romano, perché non c’è alcun cartello? E dov’è la segnaletica verticale promessa che impone il divieto di accesso ai veicoli? Dove sono i controlli?”, si domanda Andrea Gasparini.   

“Il pensiero è condiviso da Amedeo Paglia, presidente dell’associazione cinofila delle Acque rosse che da sempre  si batte per la tutela della pineta. Paglia denuncia inoltre come stiano aumentando gli accampamenti abusivi con addirittura una roulotte con tanto di veranda proprio all’interno dell’area di maggior pregio, tra scarichi e rifiuti di ogni genere. Noi Verdi”, conclude l’esponente ambientalista, “ci battiamo da sempre per la salvaguardia della Riserva naturale del litorale romano ed una tutela efficace non può che passare attraverso l’immediata approvazione del Piano di gestione e del Regolamento attuativo, strumenti che i cittadini del Litorale attendono di veder approvati da oltre 16 anni”.