“Fiumicino, un territorio ricco diventato povero” 

12 novembre 2012 | 03:49
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“Fiumicino, un territorio ricco diventato povero” 

Russo D’Auria: “Mi piacerebbe sapere dall’Amministrazionecosa ha fatto in questi dieci anni”

Il Faro on line – “Spesso le mie considerazioni su ciò che accade a Fiumicino vengono viste non come suggerimenti ma come critiche. E allora stavolta invece faccio una domanda all’Amministrazione: in questi 10 anni cosa ha fatto per Fiumicino? Quale ricchezza ha portato? Come ha rivoluzionato in meglio la città? Faccio la domanda perché io non vedo nulla intorno a me, ma forse sono distratto…” A parlare è Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino).

“I nostri amministratori non hanno fatto altro negli ultimi anni che comportarsi così: ogni volta che c’è da affrontare un problema io non sento mai parlare delle responsabilità del governo di Fiumicino ma sempre di Provincia, Regione, Governo il partito. La domanda è: ma i nostri governatori per quale motivo li abbiamo votati? Io pensavo che dovessero amministrare la città,  i nostri soldi, e sono stati male amministrati. Vedi porto, aeroporto, ambiente, ecc.Non ci aspettavamo che ci portassero chissà quali ricchezze bastava gestire quelle che abbiamo nel modo giusto. E sapendo, come cittadino onesto, che per guadagnarsi da vivere bisogna lavorare, bastava che avessero avuto la capacità di portare lavoro a Fiumicino.

In questo ultimo periodo in tanti hanno parlato dei B4a, il Comune ha parlato poco e dato rassicurazioni che poi non si sono rivelate vere: stanno arrivando cartelle salatissime e ingiuste. Perché non abbiamo acquisito nessun diritto; il governo di Fiumicino mi mette le mani in tasca, mi toglie i soldi e non mi permette di recuperarli. E’ un’altra dimostrazione di come questa amministrazione non fa ricchezza… Se mi mettesse in condizione di reinvestire l’economia girerebbe, e non è così.

E ce l’ho anche con chi all’opposizione non ha avuto la forza di fare nulla, di contrastare questo modo di fare; e anzi spesso – basta guardare le delibere – si è accordato per votare. Non è che i cittadini abbiano le bende sugli occhi: certi accordi, certe votazioni hanno mostrato un’insolita comunanza, certe cortesie che arrivano specialmente quando ci sono in votazione altri punti che interessano questo o quello.

“In parole più povere – conclude Russo D’Auria – noi siamo una ricchezza per loro, ma loro per noi sono solo un grande peso”.