Sperlonga, sospese le riprese del documentario di Comunicare il Territorio
Il Faro on line ā Dallāasscoiazione Dicta.Scripta riceviamo e pubblichiamo. āQuando cinque anni fa con Amilcare Milani abbiamo avviato il progetto āComunicare il Territorioā avevamo le idee ben chiare sullāobiettivo da raggiungere: realizzare, attraverso 33 documentari in Dvd, una fotografia globale del territorio pontino da āesportareā oltre i confini provinciali e regionali, per contribuire ā attraverso le nostre professionalitĆ , a favorire la conoscenza di un territorio che amiamo profondamente e nel quale viviamo ed operiamo da sempre.
Ad oggi abbiamo realizzato undici documentari
17 Maggio 2008 ā Cisterna, cittĆ del Butteri
6 Settembre 2008 ā Sermoneta, culla dei Caetani
26 Ottobre 2008 ā Cori, cittĆ dāarte
26 Luglio 2009 ā Norma, balcone dei Lepini
21 Agosto 2009 ā Rocca Massima, la vetta pontina
26 Agosto 2009 ā Maenza, sentinella pontina
20 Dicembre 2009 ā Roccagorga, unāeco nel mondo
16 Aprile 2010 ā Sezze, terra di tesori
30 Luglio 2010 ā Bassiano, unāoasi fra i monti
14 Ottobre 2011: Priverno, dal mito alla storia
Roccasecca dei Volsci (finito, ma ancora da presentare)
In itinere Prossedi, Sperlonga.
Voi, cari colleghi giornalisti, siete testimoni del successo ovunque riscontrato: in termini di diffusione del nostro lavoro.
I nostri documentari sono dappertutto in Italia (nelle biblioteche, nelle scuole, nelle proloco, negli uffici turismo) e allāestero (in Europa come in America) grazie allāazione di diffusione nelle comunitĆ dei nostri connazionali emigrati spesso messa in campo direttamente dai sindaci dei Comuni coinvolti. Ci vantiamo insomma ā fatecelo dire ā di aver dato vita ad un valido contributo alla promozione turistica del nostro territorio, ricevendo non a caso importanti apprezzamenti e riconoscimenti pubblici (ricordiamo il premio Satricum, il premio De Pasquale, ecc). Il tutto grazie ad una azione di sostanziale volontariato, mossa esclusivamente dallāincondizionato amore per la nostra terra e dalla consapevolezza dellāinsufficienza dellāazione portata avanti dalle istituzioni a questo preposte.
Non ĆØ forse superfluo ricordare che in questo progetto ognuno di noi ha messo a disposizione quello che ha (il tempo, le professionalitĆ , i mezzi) senza alcun contributo da parte delle istituzioni, ma con un patrocinio morale (Regione, Provincia, Comuni) che per noi tuttavia era ed ĆØ la spinta ad andare avanti. Fatta la premessaā¦ i fatti che ci spingono a scrivervi.
Abbiamo iniziato due anni fa le riprese a Sperlonga, ovviamente condizionate dalla necessitĆ di lavorare dāestate avendo previsto lāimpiego di una troupe subacquea, riprese aereeā¦.cose abbastanza complesse insomma che richiedono necessariamente la bontĆ del tempo. Concluso il documentario-base (con la benedizione dellāAmministrazione Comunale locale che ci ha concesso anche di realizzare una affollatissima anteprima a Sperlonga, con migliaia di spettatori in piazza), al momento di avviarci a realizzare i cosiddetti ācontenuti specialiā abbiamo cominciato la consueta quanto giusta trafila della richiesta dei permessi.
E quiā¦ il botto. Per realizzare alcune immagini allāinterno del Museo Archeologico di Sperlonga il Comune ci ha rinviato alla Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio la quale, rifacendosi ad una ānormativa vigenteā ci ha chiesto un versamento di 3.000 euro (tremila euro) da effettuare in via anticipata prima delle riprese ed il pagamento di n.2 unitĆ di vigilanza (alla modica cifra di 25 euro lāora di giorno e 30 euro lāora di notte) al netto delle ritenute. Notate bene: le somme su richieste riguardano non solo il Museo, ma anche la Grotta di Tiberio che essendo allāaperto, sulla spiaggia, ĆØ il āmonumentoā piĆ¹ fotografato e filmato dāItalia da turisti e bagnanti. Se cāĆØ una ānormativa in vigoreā, ĆØ ovvio che poco cāĆØ da discutere. Le regole vanno rispettate e noi ne siamo convinti assertori.
Ma in una libera democrazia, perĆ², le regole possono anche essere contestate. Noi non crediamo che questo sia un modo per favorire e far crescere lāunica industria potenzialmente in grado di dare un futuro al territorio pontino e allāItalia. Riteniamo ā di piĆ¹ ā che la cultura sia un bene pubblico e che rappresenti un forte elemento di richiamo turistico nei nostri territori. Ci spieghiamo meglio: la cultura ĆØ la chiave dāingresso alla nostra terra; i turisti vengono a Sperlonga per vedere la grotta di Tiberio ed il Museo Archeologico, come vanno a Sermoneta per visitare il Castello Caetani o a Sezze e/o Maenza per assistere alla Passione di Cristo. Promozionare monumenti e tradizioni oltre i nostri confini, dovrebbe essere considerata unāopera meritoria, piuttosto che esser messa a pagamento.
Eā solo la nostra opinione, per caritĆ . Ovvio che il documentario su Sperlonga per ora non sarĆ da noi realizzato. Ce ne scusiamo per averlo annunciato, rinviandovi invece a presto alla presentazione del Dvd su Roccasecca dei Volsciā.