“Non è super partes”, in Consiglio arriva la sfiducia al presidente Giordani

13 novembre 2012 | 12:00
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“Non è super partes”, in Consiglio arriva la sfiducia al presidente Giordani

Assise cittadina convocata il 14 novembre alle ore 17 presso la Pineta dei Liberti.

Il Faro on line – “Il Presidente del Consiglio cessa dalla carica nel caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata dalla maggioranza dei 2/3 dei Consiglieri assegnati, a scrutinio segreto, con esclusione del Presidente del Consiglio Comunale in carica. La mozione di sfiducia deve essere sottoscritta da almeno 2/5 dei Consiglieri assegnati senza computare a tal fine il Presidente del Consiglio comunale e viene messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Se la mozione non viene approvata, con tale maggioranza si procede alla II votazione, e se anche con tale successiva votazione la mozione non ottiene la maggioranza dei 2/3, si procede alla III votazione e la mozione di sfiducia è approvata con la maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati. Se anche tale maggioranza non è raggiunta, nella 4° votazione è sufficiente la maggioranza dei presenti.”

E’ quanto scritto nello Statuto Comunale, ed è anche quanto in discussione nel prossimo Consiglio comunale. La sfiducua al presidente Massimiliano Giordani infatti, dovrebbe (il condizionale è d’obbligo, servirà il numero legale) essere discussa il 14 novembre alle ore 17 presso la Pineta dei Liberti.

Le acuse contenute nella mozione di sfiducia sono politicamente pesanti: “Nel corso della consigliatura – si legge nell documento -, la gestione della massima assise cittadina da parte del Presidente del Consiglio Massimiliano Giordani si è connotata per gravi e reiterati comportamenti pregiudizievoli per la funzionalità ed efficacia dei lavori del Consiglio comunale: Attacchi personali con toni arroganti, provocatori e minacciosi al Consigliere Antonino Abate nel Consiglio comunale passato (vedi stenotipia); Inottemperanza a quanto disposto all’unanimità nella conferenza dei Capogruppo del 24/09/2012 ore 12,00: Inottemperanza alla diffida del Presidente della Commissione Ambiente Prot. n° 41811 del 25/09/2012;

Dal punto di vista di chi ha presentato la moz<ione di sfiducia “Il Presidente ha violato le norme di imparzialità, correttezza e di rappresentanza istituzionale che presiedono l’esercizio della sua funzione; pur essendo espressione della maggioranza, dovrebbe rappresentare nella sua veste istituzionale l’organo di garanzia anche della minoranza; il Presidente utilizza la carica per perseguire gli obiettivi prefissati dal Sindaco e dalla giunta, comportandosi di fatto come un referente esclusivo della stessa”,

Tali comportamenti – sempre secondo la mozione di sfiducia – persistono, sono gravemente offensivi e lesivi nei confronti del Consiglio comunale e non sono eticamente giustificabili da una mera applicazione del Regolamento; la funzione del Presidente del Consiglio comunale non è come più volte rilevato, neutrale e istituzionale e, pertanto, la richiesta di revoca è causata, (e, dunque, motivata)  dal cattivo esercizio della funzione in quanto ne sia viziata la neutralità e/o l’efficienza”.Ora la parola passa al Consiglio comunale.
Angelo Perfetti