A Terracina la truffa viaggia on line

14 novembre 2012 | 03:40
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A Terracina la truffa viaggia on line

Il trucco: una videata con il falso logo della Polizia di Stato. Il messaggio avvisa che l’utente è finito in un sito pornografico o addirittura che ha a che fare con attività terroristiche e per questo il sistema operativo è stato bloccato

Il Faro on line – La truffa viaggia sullo schermo del pc e  può costare diverse centinaia di euro a chi ci casca. E purtroppo qualcuno c’è già cascato. Negli ultimi giorni gli agenti di polizia del commissariato di Terracina stanno ricevendo denunce da parte di cittadini che sono stati imbrogliati restando tranquillamente seduti sul divano di casa, semplicemente accendendo il proprio pc e collegandosi a internet. In città si stanno verificando numerosi episodi in cui mentre l’utente naviga sul web, il computer all’improvviso si blocca.

Nel tentativo o nell’attesa che si sblocchi, ecco qua che la truffa è servita: una videata con il falso logo della polizia di stato. Il messaggio avvisa che l’utente è finito in un sito pornografico o addirittura che ha a che fare con attività terroristiche e per questo il sistema operativo è stato bloccato; per sbloccare il personal computer sarà sufficiente pagare 100 euro con carta prepagata accreditando la somma su un numero di conto corrente straniero, dopodichè il virus che ha mandato in tilt il pc sarà rimosso e tutto tornerà come prima.

Peccato che le cose non vadano affatto così: quelle persone che, ahimè, hanno versato il centone, sono rimaste con il computer ugualmente bloccato e hanno dovuto spendere altri soldi per farlo sistemare da qulche tecnico qualificato. Purtroppo negli ultimi giorni di episodi del genere ne sono successi a decine a Terracina, e la maggior parte si è subito recata negli uffici di via Petrarca per segnalare la truffa, tentata e in più casi riuscita. La polizia del vice-questore Rita Cascella si è messa già al lavoro per indagare sull’ennesimo esempio di truffa telematica. Di recente la stessa truffa è stata scoperta dalla guardia di finanza e riguardava le manovre fatte da alcuni hachers russi. Ma tutta Italia è piena di segnalazioni per questo nuovo tipo di frode informatica.

Nel caso di Terracina è stata chiamata in causa la Polizia di Stato, in altre regioni la Guardia di Finanza. Per fortuna sono più quelli che non ci credono e che capiscono immediatamente che la richiesta di soldi per sbloccare il computer in realtà nasconde una truffa, rispetto a chi cade nella rete e sborsa i 100 euro. Anche perchè di truffe telematiche negli ultimi anni ne sono uscite fuori a bizzeffe. Appena due anni fa la stessa polizia di Terracina aveva denunciato un 50enne del posto che per parecchio tempo era riuscito a impossessarsi dei guadagni di aziende delle province di Latina e Roma. Il trucco era ormai collaudato: il tizio, spacciando generalità fittizie, tramite i vari gestori telefonici attivava conti correnti on line sui quali riusciva a dirottare parte dei proventi di società operanti in svariati settori. 
Rita Recchia