Russo D’Auria: “Dramma in aeroporto. Negli anni peggiorate le condizioni di sicurezza dei lavoratori

14 novembre 2012 | 03:43
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Russo D’Auria: “Dramma in aeroporto. Negli anni peggiorate le condizioni di sicurezza dei lavoratori

“I sindacati? Poco attenti e poco incisivi. I politici? Vogliamo meno comparse e più protagonisti”

Il Faro on line – “Ho aspettato qualche giorno prima di parlare, per rispetto ai familiari dell’ennesima vittima sul lavoro, familiari ai quali va tutto il mio cordoglio. Ma ora, soprattutto dopo aver sentito tutte le dichiarazioni di politici e sindacati, qualcosa va detta”.A parlare è Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino), che torna sui problemi del comparto aeroportuale. “Mi chiedo: tutti quelli che parlano, cosa hanno fatto fino ad oggi? I politici nulla, i sindacati anche. Eppure la soluzione ce l’hanno in mano.

Mi spiego: non esiste solo la tutela dell’occupazione, dove pure sono state evidenziate enormi carenze, ma c’è anche la tutela del lavoro, per chi ce l’ha. Tutelare il lavoro significa certamente spuntare un contratto migliore, ma soprattutto vuol dire garantire le condizioni migliori ogni giorno, soprattutto in termini di sicurezza. I sindacati conoscono le modalità con cui si lavora in aeroporto, e avrebbero dovuto alzare le barricate per tempo. Chiedere il rispetto dei parametri per ciò che riguarda la manutenzione dei mezzi, la stessa fattura dei mezzi, le divise, la sicurezza. Invece per anni si è andati sempre verso il basso senza che nessuno alzasse un dito… 

Lo stesso discorso vale anche per la frammentazione delle aziende, che ha portato ad indebolire la forza dei lavoratori. Chi ha consentito che tutto fosse spacchettato? Certo, le condizioni di lavoro mutano, ma allora deve mutare anche la capacità dei sindacati di opporsi a ciò che sfavorisce il lavoratore, altrimenti a che servono? E per opporsi non intendo solo le 4 ore di sciopero che alla fine pesano solo sulle tasche di chi non lavora…Inutile sottolineare che le stesse responsabilità le hanno anche i politici. A loro dico solo una cosa: li vogliamo meno “comparse” e più “protagonisti”. Meno dichiarazioni sui giornali e più fatti concreti. E’ una battaglia di tutti; se viene attaccato il sistema economico – come sta accadendo – il crollo porta giù tutti”.