Esondazione, Capitaneria di Porto protagonista nei soccorsi

15 novembre 2012 | 04:39
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Esondazione, Capitaneria di Porto protagonista nei soccorsi

Emergenza del fiume Fiora a Montalto di Castro. Intervento per i detriti che ostruiscono una campata di Ponte Milvio. A Fiumicino recuperate tre imbarcazioni di circa tredici metri che avevano rotti i cavi

Il Faro on line – Il drammatico fenomeno atmosferico che ha determinato l’allagamento della Maremma non ha risparmiato l’alto Lazio; infatti, com’è noto, l’esondazione del fiume Fiora ha avuto conseguenze tragiche per la popolazione di Montalto di Castro e per una vasta area del litorale. Nella giornata di ieri, già a partire dalle prime ore dell’alba, un ingente dispiegamento di uomini e mezzi della Guardia Costiera è stato impegnato nelle acque antistanti la foce del fiume Fiora che, a seguito di diverse ondate di piena, ha riversato in mare, in balia delle onde, unità da diporto che erano ormeggiate all’interno del fiume stesso ed un notevole numero di tronchi d’albero ed altri oggetti galleggianti di consistenza e dimensioni diverse costituenti pericolo per la sicurezza della navigazione.

L’operazione è stata pianificata dal Direttore Marittimo del Lazio C.V.(CP) Pietro Vella durante la riunione di coordinamento tenutasi a Montalto di Castro, presieduta dal Prefetto di Viterbo Scolamiero ed a cui hanno partecipato il Dirigente Generale dei Vigili del Fuoco, il Sindaco ed i rappresentanti delle locali forze di polizia.4 unità navali dei Comandi di Civitavecchia e Roma, precedute dal sorvolo dell’elicottero proveniente da Sarzana per il monitoraggio dall’alto, hanno pattugliato l’area per tutta la giornata e, grazie al supporto di un mezzo galleggiante specializzato e del Nucleo Sub della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, inviato in zona dal Comando Generale delle Capitanerie di porto, ed al contributo del pontone “Fortuna” della ditta Tiozzo di Chioggia (che avrebbe dovuto dragare l’imboccatura del Fiore nei prossimi giorni) sono state recuperate e messe in sicurezza 5 imbarcazioni pericolosamente alla deriva.

La Guardia Costiera ha emesso un apposito avviso ai naviganti per richiedere attenzione e cautela alle navi che transitano nell’area interessata all’evento per un’estensione di 8 miglia dalla foce. In ogni caso un posto di Comando Avanzato della Guardia Costiera di Civitavecchia coordina le operazioni direttamente da Montalto di Castro in sinergia con le altre forze di polizia e con gli enti coinvolti.

La sala operativa della Capitaneria di porto di Roma, invece, ha ricevuto una segnalazione da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, che ha comunicato che, a causa della piena del fiume Tevere, gli ormeggi di un galleggiante, utilizzato quale deposito canoe del Circolo Canottieri Aniene, all’altezza di Lungotevere degli Olimpionici, avevano ceduto e che l’unità alla deriva aveva poi ostruito una campata di Ponte Milvio. Personale della Capitaneria di porto, coordinato direttamente dal Comandante  Lorenzo Savarese, si è prontamente recato sul posto per verificare la situazione in atto. Nella tarda serata di ieri l’unità, grazie all’intervento degli uomini della Guardia Costiera in collaborazione con il personale dei Vigili del Fuoco, è stata ormeggiata e messa in sicurezza.

Altri interventi di messa in sicurezza di alcuni pontoni sono posti in essere con successo all’altezza di Ponte Cavour.Un secondo galleggiante del Ministero degli Affari Esteri, i cui ormeggi avevano anch’essi ceduto, si è in un primo momento incagliato all’altezza di Ponte Matteotti e, in  seguito, a causa della furia delle acque, il barcone si è distrutto ed i detriti sono andati alla deriva verso la foce del fiume. Il personale della Capitaneria di porto di Roma ha poi continuato a stazionare lungo gli argini del fiume che attraversa la Capitale per monitorare costantemente l’evolvere della piena.

Inoltre, militari della Capitaneria di porto si sono recati, congiuntamente ai Vigili del Fuoco, nella zona Capo due Rami di Fiumicino per recuperare tre imbarcazioni di circa tredici metri che rotti i cavi si sono traversate al centro del corso del fiume Tevere. Le imbarcazioni sono state messe in sicurezza ormeggiandole nei pressi di un cantiere nautico con la prua in direzione corrente.