“Monti dell’Ortaccio, aerei a rischio per la possibile presenza di gabbiani”

16 novembre 2012 | 01:50
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“Monti dell’Ortaccio, aerei a rischio per la possibile presenza di gabbiani”

Paris e Bellini: “Secondo l’Enav la discarica esporrebbe l’aeroporto di Fiumicino a un grosso pericolo”

Il Faro on line – Ormai la scelta di Monti dell’Ortaccio, come discarica alternativa a Malagrotta, sembra quasi inevitabile secondo il commissario Sottile. Non sono assolutamente dello stesso parere i presidenti dei municipi XV e XVI, Giovanni Paris e Fabio Bellini, che si sono incontrati con i diversi presidi di protesta per fare il punto della situazione. 

“Monti dell’ortaccio la vogliono tre persone: il signor Cerroni, per i suoi interessi personali, il commissario Sottile, che con ostinazione continua ad essere indifferente verso qualsiasi obbiezione ed il ministro Clini, che continua a considerare la Valle Galeria l’unico sito possibile.” Parole molto incisive quelle del presidente Giovanni Paris, che ha aperto così il suo intervento, ribadendo un no secco dei due municipi alla realizzazione della discarica sostitutiva.  Insieme a Paris erano presenti al’incontro il presidente del XVI municipio Fabio Bellini, il consigliere comunale Federico Rocca, il coordinatore dei presidi di Pana del sole e Massimina Pippo La cognata, e la partecipazione di Ricky Tognazzi, che da cittadino residente a Malagrotta è toccato in prima persona da questo problema. 

Paris ha sottolineato che durante la conferenza dei servizi, stabilita per verificare l’effettiva fattibilità del sito, sono stati riscontrati diversi elementi di criticità, quali la vicinanza alla già esistente discarica di Malagrotta, la vicinanza dei centri abitati e sopratutto la vicinanza con l’aeroporto di Fiumicino. “Secondo l’enav, l’ente che tutela la sicurezza dei voli – spiega Paris – la creazione di questo sito porterebbe a diversi fattori di rischio per l’aeroporto: visto che una discarica, per quello che produce in termini di attrattiva di gabbiani, deve stare almeno a 13 chilometri di distanza dalle piste, contrariamente agli appena 4 di Monti dell’ortaccio”.  

Unitamente a questo punto, il presidente Bellini ha smentito le diverse affermazioni di Sottile circa l’invitabile realizzazione della discarica. Infatti una proposta alternativa si potrebbe ottenere prorogando l’utilizzo della discarica di Malagrotta per i soli rifiuti trattati, insieme all’utilizzo provvisorio delle discariche di provincia.  “Esistono volumetrie disponibili – sottolinea Bellini – in tutte quante le discariche, tra queste proprio quella di Bracciano ha già presentato una proposta di ampliamento, quindi  il prefetto Sottile ha scelto di non ampliare tutte quelle strutture che hanno volumetrie disponibili. Non c’è una ragione giusta per dire che un altro sito debba essere aperto qui”. Attraverso questa alternativa si riuscirebbe quindi a collocare tutti i rifiuti trattati prodotti a Roma nei 18 mesi del periodo transitorio.

Oltre alla mancanza di alternative, Bellini ha smentito anche la previsione del commissario Sottile circa la durata provvisoria del sito: “Sottile non racconta la verità, non è possibile che il progetto duri solamente per 18 mesi visto che la discarica proposta dal consorzio laziale rifiuti avrà una durata superiore a cinque anni.” Infatti il progetto prevede un invaso di 4,8 milioni di metri cubi nel quale potranno essere abbancati circa 4 milioni e mezzo di tonnellate di rifiuti trattati ad un ritmo di 700.000 tonnellate all’anno.

Alla fine i due presidenti hanno ribadito come la polemica tra comune, provincia e regione non stia facendo altro che peggiorare la situazione. La gravità della problematica ed il vuoto normativo sulle competenze degli enti locali dovrebbe indurre i vari organi istituzionali a convocare un tavolo di lavoro per decidere insieme, con spirito di collaborazione istituzionale, la localizzazione della discarica definitiva partendo da quanto indicato dalla Provincia con la carta delle aree idonee per localizzare una nuova discarica.   
Michele Intreccialagli