Occupazione a rischio… e intanto l’aeroporto si trasforma in una discarica

17 novembre 2012 | 12:00
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Occupazione a rischio… e intanto l’aeroporto si trasforma in una discarica

Gli addetti ai carrelli e i dipendenti delle ditte di pulizia in agitazione. Ma Adr rassicura: “I posti di lavoro saranno garantiti”

Il Faro on line – Persone sedute a terra, altre invece incatenate alle balaustre dei canali di ingresso ai varchi di controllo… Prosegue senza sosta il sit-in di protesta da parte dei lavoratori della Trolley Service e delle ditte di pulizia in agitazione per difendere il proprio posto di lavoro. Al fianco dei lavoratori le organizzazioni sindacali che hanno chiesto al gestore aeroportuale di farsi garante del mantenimento dei livelli occupazionali, riproponendo le gare nei casi in cui non vengano rispettate le clausole sociali. E intanto lo scalo si trasforma in un tappeto di rifiuti. Lo stato di agitazione prosegue a oltranza con il risultato che l’aeroporto si è trasformato in una sorta di discarica.

Non sono mancate le prese di posizione da parte del mondo politico. Per l’esponente del Partito democratico, Raffaele Megna (Responsabile del Gruppo Ambiente e Territorio) la nomina del primo cittadino nel Consiglio di Amministrazione di Adr sarebbe stata tutt’altro che un’opportunità per il comune costiero. “E’ stata al contrario – ha spiegato – inutile e dannosa avendo imbrigliato qualsiasi tipo di azione di contrasto dell’amministrazione nei confronti del gestore aeroportuale. Non solo il primo cittadino continua a far finta che la crisi occupazionale allo scalo non esista, ma nasconde le reali intenzioni dell’amministrazione sullo scellerato progetto di raddoppio aeroportuale”.

Critiche anche da parte del capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà in Consiglio regionale, Luigi Nieri, che ha spiegato come il Leonardo Da Vinci sia diventato il simbolo della frammentazione del mondo del lavoro e della precarietà.

Ma cosa dice Adr?

“Per tentare di porre fine alle agitazioni che stanno generando notevoli disagi – si legge in una comunicazione di Aeroporti di Roma – abbiamo contribuito a far generare delle soluzioni praticabili a garanzia dei livelli occupazionali. Abbiamo invitato la Dea Servizi di prendere altre 25 persone con un contratto iniziale di 12 mesi e l’Ati Snam Lazio Sud-Linda di impiegare le restanti 13 unità per il servizio di pulizie presso le aerostazioni”.

Riccardo Ragozzini