Biogas, in forse la Conferenza di Servizi del 27. Ma Rifiuti Zero non si fida…

20 novembre 2012 | 16:28
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Biogas, in forse la Conferenza di Servizi del 27. Ma Rifiuti Zero non si fida…

Petrianni: “In questo comune il cittadino è completamente escluso dalla vita democratica con atti di imperio”

Il Faro on line – E’ stato un consiglio comunale molto acceso quello di oggi a Fiumicino, che ha visto la partecipazione del Comitato rifiuti zero. “Abbiamo partecipato a questo consiglio – spiega Carla Petrianni – perché vogliamo approfittare di tutte le situazioni che vedono i nostri rappresentanti riuniti insieme nella sala comunale. Quello che abbiamo fatto oggi è stato difendere il diritto più importante del cittadino, quello alla salute.”

Ed è stato proprio grazie alla presenza di tanti cittadini che il comitato ha potuto testimoniare, davanti a tutta la giunta comunale al completo, che il territorio c’è e non esiste solo nei seggi elettorali al momento delle elezioni. Un gesto importante che ribadisce il fatto che la politica si vive tutti i giorni e che il comune rappresenta proprio il primo contatto che il cittadino ha con le istituzioni.

Durante il dibattito, il consigliere comunale Massimiliano Graux (Pdl) ha preso la parola in favore del comitato, ricordando il rischio che sul territorio incombe rispetto alla qualità dell’aria e al suo inquinamento, e quindi alla necessità di affrontare in tempi rapidi la questione del biogas, dichiarando ufficialmente per la prima volta la condizione di “pericolosità” attuale. 
L’incontro si è infiammato allorché i consiglieri Zorzi (Idv) e Cutolo (Pd) hanno espresso la propria contrarietà circa la non concessione della ex casa del popolo per riunioni pubbliche. I consiglieri hanno sottolineato come la rivendicazione da parte dei cittadini di una struttura adibita a scopi sociali e civili sia una forma democratica assolutamente inderogabile e obbligatoria. Come soluzione al problema Zorzi ha proposto di elaborare un documento di regolamentazione per la fruizione della sala.

Il sindaco Canapini ha risposto ai due consiglieri spiegando che le regole per la concessione di utilizzo di questo tipo di strutture sono stabilite dalla giunta comunale e dal sindaco stesso, e che questa scelta può essere discrezionale. Andando nel dettaglio (si fa per dire…) della negazione dello scorso 17 novembre, il primo cittadino ha specificato di aver personalmente negato l’utilizzo della sala, dichiarando che in momenti di elezioni si è sempre scelto di non concedere la sala per riunioni politiche. 

“Le dichiarazioni del sindaco ci hanno lasciato letteralmente a bocca aperta – dice Carla Petrianni – questa non è una scelta discrezionale, ma piuttosto un gesto dispotico. Sia lui sia la giunta si comportano come se fossero i padroni del comune, ma devono capire che non sono i padroni di nulla.”

“Questo comune – prosegue – ha 20 anni ed ha formulato uno statuto che rimane carta straccia, perchè non è dotato degli strumenti per metterlo in atto, quindi non è in grado di favorire la partecipazione dei cittadino alla vita democratica.”

Polemiche a parte, sulla possibile realizzazione dell’impianto di Maccarese il consigliere Anselmo Tomaino ha espresso il suo dubbio sulla convocazione della conferenza dei servizi  da parte della Provincia: “Non sono sicuro che l’appuntamento del 27 novembre possa essere rispettato – dice Tomaino – visto che prima di tutto sarà proprio il consiglio comunale a dover dare un proprio consenso. Questo perché  qualsiasi nuovo impianto realizzato in quella zona avrebbe necessariamente bisogno di una variante urbanistica “.

All’uscita dall’assemblea il comitato ha replicato: “Non siamo sicuri  che Tomaino possa avere ragione sulla data della conferenza, e questo lo verificheremo visto che non consideriamo mai ciò che viene detto in Consiglio come oro colato.”  Quindi per il comitato l’appuntamento del 27 novembre rimane in agenda. L’evento  dovrebbe vedere la conferenza dei servizi, convocata dalla Provincia, impegnata a esaminare il progetto del mega digestore Ama di Maccarese. Rifiuti zero non mancherà di ribadire la sua ferma opposizione alla realizzazione della struttura.
Michele Intreccialagli