Al Teatro Brancaccio “La colpa è dei grandi?”

21 novembre 2012 | 18:00
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Al Teatro Brancaccio “La colpa è dei grandi?”

Al debutto un inedito e straordinario Pop Musical per tutta la famiglia. La vocal coach Gabriella Scalise “progetto originale e coraggioso che da spazio ai giovani talenti”

Il Faro on line – “In un periodo storico come questo, produrre un progetto originale che ha come protagonisti giovani talenti è molto coraggioso, ed è per questo che invito il pubblico a partecipare e a sostenere le nuove proposte che raramente trovano un loro spazio” spiega Gabriella Scalise, vocal director  che vanta un prestigioso curriculum artistico e professionale, nel raccontare “La colpa è dei grandi?”, un Pop Musical per tutta la famiglia in arrivo il 22 novembre (in scena fino al 25) al Teatro Brancaccio, prodotto dalla Mediafutura di Carlo Piergiovanni e Gianni Salzano e firmato da un gruppo autoriale di alto livello, a partire dalla regia di Mauro Mandolini, le musiche e testi di Davide Misiano, le coreografie di Cristina Gangalanti.

“La colpa è dei grandi?” è un’opera totalmente inedita che, con un linguaggio contemporaneo e con la musica più attuale nelle sue multiformi espressioni (dalla ballata pop, al rock, al rap), racconta un gruppo di ragazzini, i loro sogni, i loro disagi non espressi, quella galassia di sofferenze interiori non dichiarate dietro la quale, spesso, si fa scudo anche il bullo di turno. Per la prima volta in un musical cinque protagonisti davvero adolescenti (molti noti al mondo dello spettacolo), Federico inganni, Angelica Cinquantini, Sarah Schlingensiepen, Francesco Esposito e Gianmarco Colucci, che rappresentano personaggi con un preciso profilo psicologico e con un vissuto in cui tanti coetanei potranno identificarsi. Le loro storie, intrecciandosi con quelle dei “grandi”, porteranno gli spettatori a ragionare sulla realtà odierna della famiglia, ponendoli davanti a un difficile interrogativo: Di chi è la colpa?… di quei comportamenti che si traducono nel disagio adolescenziale? La tematica, più che attuale, viene affrontata nella storia con il giusto equilibrio, alternando momenti divertenti ad altri di coinvolgente riflessione. E mentre in scena si dispiegherà la vita vera, le canzoni riveleranno il cuore e l’universo del “non detto”,  le coreografie creeranno ambienti, ora reali ora ideali, che esalteranno l’energia “giovane” che anima l’intero spettacolo nel quale grandi e piccoli si fronteggiano, come in una sorta di onirico tribunale, per testare concretamente la possibilità di una costruttiva e risolutiva conciliazione. 

Teatro Brancaccio dal 22 al 25 novembre – www.teatrobrancaccio.it

Donatella Gimigliano