In manette un romano di 46 anni āincastrastoā dalla denuncia di un imprenditore di Latina
Il Faro on line ā Nella mattinata di ieri, la Squadra Mobile di Latina, a conclusione di attivitĆ investigativa, ha eseguito la misura degli arresti domiciliari nei confronti di un imprenditore romano di anni 46, emessa dal GIP del Tribunale di Latina per i reati di usura ed estorsione. Le indagini venivano avviate lo scorso mese di giugno, a seguito della denuncia sporta da un imprenditore di Latina che, attraversando un periodo di grosse difficoltĆ di carattere finanziario e non potendo piĆ¹ accedere al credito bancario, si rivolgeva ad un imprenditore romano, suo fornitore, chiedendo ed ottenendo nel mese di ottobre 2011 un prestito di 50.000 euro. Ā Gli accordi prevedevano che entro il 31.12.2011, la vittima avrebbe dovuto restituire la somma di 100.000 euro, con un interesse del 100% nel giro di due mesi. A titolo di garanzia, si trovava costretto a consegnare allāusuraio 5 assegni dellāimporto di 20.000 euro cadauno.
Alla data di scadenza, tuttavia, lāimprenditore di Latina non era in grado di onorare il debito, sicchĆØ lāimprenditore romano mandava gli assegni allāincasso, salvo poi richiamarli ed ottenere dalla vittima 150.000 euro in cambiali ed assegni a firma di uno stretto congiunto di questi. Allāulteriore impossibilitĆ di far fronte agli impegni assunti, lāimprenditore romano poneva in essere una serie di minacce, facendo credere allāaltro di dover a sua volta restituire il denaro ad ambienti criminali che glielo avevano dato in prestito.
La vittima, allora, intimorita dalle minacce ricevute, provvedeva a consegnare allāusuraio un gommone nuovo del valore commerciale di 44.000 euro ed altri due assegni. DallāattivitĆ investigativa ĆØ emerso che tra contanti, beni mobili ed effetti, era stata consegnata la somma di 210.000 euro. Lāimprenditore romano, rintracciato dalla Squadra Mobile di Latina presso una lussuosa villa di via dellāOlgiata a Roma, ĆØ stato tratto agli arresti domiciliari, a disposizione del Sost. Proc. Rep. Dr. ssa Falcione che ha coordinato le indagini.