Venerdì 30 novembre riunione pubblica sui B4a

24 novembre 2012 | 03:36
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Venerdì 30 novembre riunione pubblica sui B4a

Organizzata dal Comitato Spontaneo Isola Sacra. E intanto l’Ingv scrive alla Regione sul “caso” del gas nel sottosuolo

Il Faro on line – Venerdì 30 novembre 2012, alle 17, il Comitato Spontaneo Isola Sacra ha convocato una riunione aperta, con tutti i proprietari di lotti interessati al problema B4a. L’incontro si volgerà da Amelindo, in via Foscolo Montini, 9 e sarà l’occasione per fare il punto della situazione. Le ultime rivelazioni del Faro on line sulle disposizioni interne alla Regione Lazio trovano conferma nelle parole del presidente del Comitato, Fabrizio Pagliuca: “Abbiamo parlato direttamente con i tecnici della Regione Lazio, e c’è stata la conferma di tutto quanto è stato pubblicato. In più ci hanno raccontato di alcuni episodi riguardanti il rischio Co2 particolarmente preoccupanti su Fiumicino, ma di questo parleremo direttamente in riunione con chi verrà.

Posso però dire – prosegue Pagliuca – che abbiamo fatto riscontri anche con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e anche da lì è arrivata la conferma che effettivamente la Regione li ha interessati su possibili misurazioni del sottosuolo.  Ma quella pratica per ora è ferma a una lettera che gli stessi geologi dell’Ingv hanno inviato alla Regione – per ora senza alcuna risposta – nella quale si sottolineava come il limite imposto rispetto alla concentrazione di anidride carbonica è fuori contesto, in quanto praticamente tutto il territorio italiano è sopra questo limite. Va dunque rivisto tutto, a partire dai limiti di misurazione, per arrivare a definire un vero rischio per la collettività di Fiumicino. Che, a questo punto, riteniamo non esserci né per il gas né per l’esondazione. Sarebbe ora che anche gi organi competenti se ne rendessero conto”.

Va detto che secondo gli studi le rocce calcaree  profonde acquisiscono in soluzione CO2 che viene liberata per  abbassamento di pressione quando l’acqua risale verso la superficie.  Questi gas possono penetrare nelle parti basse delle abitazioni  risalendo da piccole fratture  presenti nel suolo o dagli scavi effettuati per installare  tubazioni e condutture negli edifici, e poiché sono più pesanti dell’aria tendono a ristagnare sul pavimento in mancanza di ventilazione. Nelle aree con bassa concentrazione di CO2 la vegetazione è sana e produce uno specifico profilo o spettro. Nelle zone ad elevata presenza di CO2 , invece, la vegetazione è stressata e lo spettro che si produce è molto diverso dal precedente.

Fin qui l’analisi tecnica. Resta però da mettersi d’accordo sui valori minimi tollerati dall’uomo. Altrimenti si corre il rischio di definire “inabitabile” – come detto – gran parte dell’Italia.
Ang.Per.