Bilancio positivo per la casse comunali

25 novembre 2012 | 00:53
Share0
Bilancio positivo per la casse comunali

Architetti, tecnici e dipendenti in prima linea nonostante l’assenza della sede distrutta nell’incendio

Il Faro on line – L’architetto Antonello Rocca dirigente all’urbanistica, lavori pubblici e ambiente, fa un bilancio su quanto ha incassato l’intero settore. “Sono entrate nelle casse comunali – dice il dirigente – poco più di 200mila euro, segno questo che c’è stata una stretta collaborazione e un senso di responsabilità con il personale pur non avendo a disposizione documenti ed uffici”. 

Il dirigente spiega che la maggior parte degli introiti provengono dal condono, pratiche che tecnici come la squadra dell’architetto Luigi Boggio e altri dipendenti comunali, hanno espletato (pur essendo stati collocati provvisoriamente a riposo) per mancanza della sede e della documentazione. 

“Una collaborazione – spiega il dirigente – che è stata fondamentale per la risoluzione di molte pratiche”. Molti si augurano che si vada avanti nell’espletamento delle pratiche di condono, non soltanto per far entrare altri soldi nelle casse comunali ma anche per risolvere i problemi dei cittadini. 

E’ bene precisare che anche qualche altro dipendete dove ha potuto ha continuato con mezzi di fortuna a far entrare soldi nelle esigue casse comunali, tecnici come il geometra Mauro Rossi che, da soli hanno fatto entrare circa 50mila euro, una somma che senza la buona volontà e l’impegno profuso non sarebbe entrata in questo periodo di fermo. 

I due architetti dell’ufficio urbanistica non soltanto hanno lavorato per catalogare negli scaffali i faldoni delle pratiche, addirittura hanno svolto il lavoro di facchinaggio e sopperito alla squadra delle pulizie portando a lucido la mobilia di ferro per poi depositarvi i faldoni. Pratiche che erano nelle stanze andate a fuoco ove le cartelle si erano tutte annerite perché avvolte dal denso fumo.

Per dovere di cronaca va anche detto quanto ribadito dai tecnici di Ardea nella riunione con il neo assessore all’urbanistica dove i tecnici hanno dato la disponibilità di collaborare a svuotare i faldoni dagli scatoloni per poterli chiudere negli armadi di ferro. Segno questo che i tecnici non soltanto sanno reclamare i propri diritti, ma se c’è bisogno, svolgono lavori non previsti nelle loro mansioni.
Luigi Centore