Gasparini: “No alla violenza”

25 novembre 2012 | 00:53
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Gasparini: “No alla violenza”

Il portavoce dei Verdi XIII municipio: “L’importanza della Giornata internazionale sta nell’intenderla come stimolo per operare un cambiamento di mentalità”

Il Faro on line – “Alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, indetta dall’Assemblea generale delle Nazioni unite, che si svolgerà domani, 25 novembre, ritengo doveroso raccogliere l’appello ‘No more’ lanciato dalle associazioni che operano in questo campo con l’intenzione di coinvolgere tutte le realtà esistenti, i comitati e i cittadini per sottoscrivere la Convenzione nazionale contro la violenza maschile sulle donne alla quale ha aderito anche il presidente Giorgio Napolitano”.    
Lo dichiara Andrea Gasparini, portavoce dei Verdi del municipio XIII. “Nel 2011 è stato approvato il Piano nazionale contro la violenza ma è necessaria una verifica e l’attuazione di tutti gli strumenti utili a prevenire e reprimere i reati che colpiscono le donne. Le pari opportunità”, prosegue l’esponente politico, “alla luce di questo clima che ricordo ha visto 110 donne uccise dall’inizio dell’anno sono un miraggio. Anche l’anno scorso di donne ammazzate da uomini, in moltissimi casi mariti o compagni respinti ma anche padri o fratelli che vogliono imporre la loro volontà ne sono morte 127. Una strage vergognosa, punta estrema di una violenza maschile e di una cultura maschilista del possesso ancora drammaticamente diffusa”.   
“A Roma sono state circa 2.000 le donne che lo scorso anno si sono rivolte ai sei centri anti-violenza. Donne che hanno trovato il coraggio di ribellarsi per se stesse e per i propri figli. Preoccupa molto che l’età media delle vittime sia scesa a circa 39 anni e che, come riporta l’Osservatorio provinciale sulle vittime, sia proprio la famiglia il luogo dove si esprimono i comportamenti più violenti. Un dato agghiacciante”.

“Auspico che il parlamento ratifichi quanto sottoscritto con la convenzione di Istanbul contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Di grande importanza ritengo, inoltre, una maggiore comunicazione tra le strutture che si occupano di questo argomento e l’istituzione di più consultori benché i tagli penalizzino proprio questo importante servizio sociale”.  

“Chiedo, inoltre – conclude Andrea Gasparini – una maggiore attenzione ed impegno di tutti per un cambiamento culturale anche da parte di quella stampa che tutt’oggi, per fare un esempio, definisce  come ‘delitti passionali’ quelli che sono soltanto degli omicidi. Ed infine una promozione della cultura del rispetto della donna, del suo corpo e del suo ruolo che ribalti una diffusa immagine sessista e maschilista, così come traspare anche dal sistema televisivo”.