Ranaldi: “Ciocchetti tirasse fuori le carte invece di parlare”

26 novembre 2012 | 12:40
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Ranaldi: “Ciocchetti tirasse fuori le carte invece di parlare”

Il Comitato Borgo Fiumara Grande: “Dove sono le  case dove in teoria dovremmo andare? Chi le costruirà, chi le paga, dove andranno costruite? Chi ne avrà diritto? Noi da Passo della Sentinella non ci spostiamo”

Il Faro on line – “Il signor Ciocchetti per l’ennesima volta ha parlato di Fiumara Grande senza avere certezze, senza carte alla mano e soprattutto senza confrontartsi con gli abitanti di Passo della Sentinella”. A parlare è Andrea Ranaldi (nella foto), presidente del Comitato unitario Borgo Fiumara Grande, dopo l’intervista rilasciata dall’assessore regionale al Faro on line. Se ha il coraggio Ciocchetti venga a Fiumara a parlare di delocalizzazione, e soprattutto lo faccia con le carte visibili: parla di un piano approvato, di documenti dell’Ardis, di progetti approvati, di appalti: dove sono i pezzi di carta?”

Ranaldi prosegue: “Dove sono le  case dove in teoria dovremmo andare? Chi le costruirà, chi le paga, dove andranno costruite? Chi ne avrà diritto? Noi da Passo della Sentinella non ci spostiamo. Ciocchetti invece di parlare di Passo della Sentinella si preoccupasse di Roma, perché l’ultima esondazione ha messo seriamente a rischio l’Isola Tiberina, dove c’è anche un ospedale. A Fiumicino non è successo nulla, e anzi la foce stavolta non era nemmeno inserita nei luoghi considerati a rischio. E già che ci siamo, ricordiamo che anche l’ultima mareggiata, quella che ha provocato danni, ha avuto buon gioco solo per il fatto che da circa 20 anni non si sistemano più le scogliere a protezione di Passo della Sentinella, e quelle realizzate ultimamente su via Scagliosi sono inadeguate.

Già che parliamo dell’ultima mareggiata – conclude Ranaldi – va sottolineato l’intervento della protezione civile e di tutti coloro che si sono fatti vedere a Fiumata Grande, in primis il sindaco che non solo in quell’occasione, ma ormai da qualche mese, sta lavorando giornalmente per cercare di risolvere la questione”.