Mense scolastiche: “I piatti si squagliano sui tavoli insieme al cibo”

27 novembre 2012 | 04:51
Share0
Mense scolastiche: “I piatti si squagliano sui tavoli insieme al cibo”

Senza risposta una lettera ufficiale inviata al Comune due settimane fa da una rappresentante inserita nel Consiglio d’Istituto. E ora alcuni bambini iniziano a rifiutarsi di mangiare

Il Faro on line – Piatti che si squagliano lasciando cadere il sugo sopra le ginocchia dei bambini, o che, al contrario, fondono in un’unica poltiglia mozzarella e materiale biodegradabile. Tanto “degradabile” che non riesce neanche ad arrivare a fine pasto. Accade a Fiumicino, e la cosa – in verità – non è uno scoop.  Il Comune conosce bene il problema, non fosse altro perché in data 13 novembre si è visto arrivare la segnalazione ufficiale sotto forma di lettera scritta, inviata per la precisione al dott. Mastrofini. Dirigente con delega alla refezione scolastica. Se non fosse che riguarda bambini, sembrerebbe una barzelletta: “Cosa mangi oggi? Un piatto di minestra… Ah, buona la minestra… No, no, proprio il piatto!”

Purtroppo non c’è nulla da ridere. Ieri un caso preoccupante. Un bimbo delle elementari di via Varsavia Parco Leonardo si è semi-ustionato la lingua dopo aver assaggiato il cibo che era sul tavolo. Le due cose – i piatti “troppo” degradabili e la temperatura troppo alta del cibo – potrebbero essere alla base dei problemi segnalati, come detto, con lettera ufficiale da una rappresentante dei genitori al Consiglio di Istituto I.C.C. di via del Perugino. Inutile sottolineare, purtroppo, che la lettera non ha avuto alcuna risposta ufficiale da parte dell’Amministrazione comunale e che i problemi sono rimasti gli stessi, tanto che alcuni bambini nei giorni scorsi hanno chiesto ai genitori di non mangiare più a scuola.

Nella missiva si chiariscono punto per punto le criticità esistenti: 1) I piatti ” cosiddetti ” biodegradabili si sciolgono diventando tutt’uno con il cibo, in più rompendosi “inzuppano” la superficie delle tovaglie di carta e non si possono utilizzare per il resto del pasto; 2) La frutta il più delle volte non è fresca di stagione, ma bensì già confezionate con la scritta polpa di frutta 100%; 3) Il pane è bianco e sciapo; 4) La merenda pomeridiana non viene passata dalla mensa, ma viene portata da ogni genitore, cosa anche questa mai vista prima, aumentando così capricci inutili da parte degli alunni per la differenza delle merende; 5)  Le posate dovrebbero essere si di plastica ma più consistenti.

Ora, pur supponendo che alcuni dei problemi segnalati siano da verificare e possano essere punti di vista dei genitori opinabili da parte della ditta che eroga il servizio (ad esempio le posate…) resta il fatto che non è ammissibile che i piatti si sciolgano sul tavolo con tutto il loro contenuto, costringendo i bambini a mangiare non il cibo loro proposto ma il contenitore che li dovrebbe racchiudere. Ancor meno accettabile è che dopo due settimane dalla segnalazione nessuno si sia degnato di creare un contatto formale con i rappresentanti dei genitori né abbia convocato una semplice riunione tra gli stessi e i responsabili della ditta. E non vale il discorso che a gennaio sarà ridiscusso l’appalto: certi problemi, peraltro di facile risoluzione, vanno affrontati subito. E la salute dei bambini viene prima di ogni altra “procedura” burocratico-amministrativa.
Angelo Perfetti