Romeno uccise un 34enne investendolo: sconterà 8 anni

27 novembre 2012 | 12:00
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Romeno uccise un 34enne investendolo: sconterà 8 anni

Il giudice ha ritenuto di derubricare il reato da omicidio volontario stradale a omicidio colposo

Il Faro on line- La pubblica accusa aveva chiesto la condanna a 16 anni di carcere, ma Cristian Nechifor ne sconterà otto, esattamente la metà. Cala un sipario forse inatteso sul processo in primo grado contro il 32enne romeno che lo scorso 26 febbraio era alla guida della Bmw che sulla Pantani da Basso centrò in pieno la Smart con a bordo Raffaele Vertolomo, 34enne di Terracina, e la giovane moglie Margherita Marasca incinta al settimo mese di gravidanza: in pochissimi, terribili istanti la ragazza aveva perso il marito e la creatura che portava ancora in grembo, una bimba che si sarebbe chiamata Penelope. Ora è arrivata la sentenza del giudice Costantino De Robbio che ha condannato lo straniero a una pena di 8 anni e al pagamento di una multa di 120 mila euro.

Il giudice ha ritenuto di derubricare il reato da omicidio volontario stradale a omicidio colposo, il che ha inevitabilmente comportato una pena certamente più leggera di quella che si aspettavano i famigliari e gli amici di Raffaele e Penelope. E probabilmente non soltanto loro. Era stato l’avvocato di parte civile Francesco Di Ciollo a chiedere e ottenere, anche grazie al sostituto procuratore Gregorio Capasso, che nel processo a carico di Cristian Nechifor venisse accolta la tesi dell’omicidio volontario. Il rumeno quella sera guidava ubriaco e qualche giorno dopo la doppia tragedia era stato anche arrestato, a seguito delle indagini della polstrada di Terracina. Elementi che avevano aggravato ulteriormente la posizione del Nechifor e che avevano convinto il giudice a procedere per omicidio volontario stradale caso raro in Italia.

Ma ieri, invece, si è ritornati all’omicidio colposo, e il rumeno, assistito dall’avvocato Umberto Giffenni, ha avuto la pena dimezzata rispetto a quella chiesa dal pm Capasso. Una condanna comunque alta per l’omicidio colposo, come ha sottolineato l’avvocato Di Ciollo. Quanto al risarcimento per le parti civili, i famigliari di Raffaele e Margherita, la somma sarà decisa in altra sede. Intanto per le vie del centro di Terracina si è svolta la fiaccolata per i tre anni dalla morte di Davide Nocella, altra innocente vittima della strada, anche lui investito da un ragazzo risultato positivo all’alcoltest.
Rita Recchia