Parco Leonardo, il vento spazza via la “differenziata”

29 novembre 2012 | 04:16
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Parco Leonardo, il vento spazza via la “differenziata”

Ci sono problemi di sistemazione dei contenitori condominali, di controllo degli stessi e di verifica della raccolta da parte del Comune

Il Faro on line – Che la raccolta porta a porta nascesse con buone intenzioni ma non sotto buoni auspici lo si era intuito. E ieri ci ha pensato il soffio ribelle di Eolo a scompaginare i piani dell’Amministrazione comunale sull’esperimento di Parco Leonardo. Il forte vento che per l’intera giornata ha sferzato il litorale ha letteralmente disperso i contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti, spargendoli (foto da Fb) per tutto il quartiere.

Ma chi credesse che ciò che è avvenuto ieri sia solo una sfortunata casualità dovuta al fato cinico e baro sbaglierebbe strada. Il problema è a monte, e ciò che è accaduto ieri era ampiamente prevedibile. E non è l’unico problema.Si da il caso che quei contenitori dovrebbero essere custoditi in spazi condominiali, protetti e riparati. Peccato però che in molti casi lo spazio condominiale a disposizione per tale compito non ci sia, col risultato che i contenitori devono essere sistemati sulla strada, evidentemente in posti meno protetti e alla mercè di tutti. Basta un soffio (forte, per la verità) di vento, e accade ciò che è accaduto.

Ma perché questi contenitori dovrebbero essere condominiali? Perché ognuno di loro- ci spiegano i residenti –  reca sopra un codice identificativo del condominio, che verrà utilizzato per controllare la bravura dei condòmini nel separare i rifiuti; e chi sgarra paga, una bella multa. Ma (come sempre…) c’è un ma: stando su strada, chiunque può gettarvi dentro qualunque cosa (un gelato, un pacchetto di patatine, un fazzoletto, ecc.) col risultato di inficiare la bontà della raccolta differenziata e far accollare una multa agli inquilini di quel palazzo.

Di più. Non essendo schedati anche i sacchetti casalinghi, e dunque non essendo riconducibile il singolo sacchetto a una singola utenza, capita che se in un palazzo di 20 appartamenti, 19 cittadini seguano alla lettera le istruzioni date e uno se ne fregasse, tutti pagherebbero (o meglio, pagheranno) la stessa quota di multa. Chissà, forse Eolo ha voluto lanciare (oltre che i cassonetti per aria) un segnale: ricominciare da capo stabilendo prima posti fruibili e regole praticabili. Poi riposizionare il tutto e ripartire.
Angelo Perfetti