“Riportare i bambini al centro delle politiche nazionali”

1 dicembre 2012 | 00:41
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“Riportare i bambini al centro delle politiche nazionali”

Striscioni all’Asilo nido comunale

Il Faro on line – Striscioni con le impronte colorate delle manine dei piccoli utenti dell’Asilo Nido, affissi sulle pareti esterne dell’edificio di Via Amalfi, a partire da sabato 1° dicembre 2012, per dire basta ai tagli del Governo centrale che ricadono sulle politiche per l’Infanzia. Così il Comune di Gaeta aderisce, attraverso la dirigenza, il gruppo educativo e i genitori dei bimbi fruitori del Nido Comunale, all’iniziativa nazionale di protesta e sensibilizzazione denominata “1044 perché”.

1044 è il numero della legge approvata dal Senato della Repubblica il 2 dicembre 1971, che segnò l’avvio in Italia di politiche a beneficio della prima infanzia. Dopo 41 anni, il 2 dicembre 2012 parte su tutto il territorio nazionale una capillare azione comune, finalizzata a far sentire la voce di tutti coloro che si preoccupano per l’infanzia e per i suoi servizi :Nidi e Scuola del’Infanzia.
L’iniziativa è stata positivamente accolta a Gaeta da chi quotidianamente vive le difficoltà di un nuovo anno educativo nato all’insegna delle ristrettezze, dei tagli e quindi di nuovi sacrifici e fatiche: dalla collaboratrice del Sindaco per le Politiche dell’Infanzia Daniela Varani, dalla responsabile dell’Asilo Nido Gianna Mancini, dalla coordinatrice del gruppo educativo Teresa Traniello, da tutte le educatrici e dai genitori dei piccolissimi allievi.

“Siamo fortemente preoccupati – dichiara Daniela Varani – per l’indirizzo assunto dal governo Monti anche a riguardo delle Politiche dell’Infanzia, che sembrano voler prendere davvero una brutta piega, e vanificare sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le conquiste del passato. Con la paventata proposta di anticipare all’età di due anni l’ingresso nella Scuola dell’Infanzia si corre il grave rischio di ridurre i Nidi ad un solo anno di frequenza, destinandoli così a scomparire. Al contempo l’abbassamento dell’età di accesso condurrebbe la Scuola dell’Infanzia a svolgere funzioni di pura accoglienza. Stiamo già vivendo con enormi difficoltà educative e di organizzazione del lavoro la scelta effettuata di fissare 1 a 7 il rapporto educatore – bambini, e la decisione di prevedere come spazio vitale all’interno del Nido, 6mq a bambino (comprendendo nel calcolo anche i corridoi) anziché 10mq come in precedenza. Dobbiamo tutti insieme agire per riportare i bambini al centro delle politiche ad essi dedicate, e rilanciare un piano nazionale per i nidi e la scuola dell’Infanzia”.

Per queste ragioni l’Asilo Nido Comunale di Gaeta risponde all’appello lanciato da ”1044 perché” con due iniziative: oltre agli striscioni affissi fuori dall’Asilo Nido, è stata infatti consegnata in questi giorni ad ogni famiglia, che usufruisce del servizio, una cartolina postale da spedire al Presidente del Consiglio Sen. Mario Monti, in cui si chiede che “l’Italia si ponga come obbiettivo prioritario il sostegno dell’infanzia, modifichi le politiche restrittive che penalizzano i servizi educativi, ne garantisca la funzionalità e la qualità anche autorizzando le sostituzioni del personale necessario e adotti un nuovo piano nidi”.  “Partecipiamo all’iniziativa nazionale – afferma il Sindaco Cosmo Mitrano – perché siamo solidali con le famiglie, le educatrici, e tutti coloro che si preoccupano per i bambini e condividono il pensiero che, in un momento di crisi, anche se grave, sia possibile adeguarsi a tutti i tagli tranne quelli che coinvolgono i cittadini più piccoli, perché tagliare sull’Infanzia significa tagliare sul futuro”.