Giudice di pace, un’ordine del giorno scatena la bufera in XIII

3 dicembre 2012 | 19:20
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Giudice di pace, un’ordine del giorno scatena la bufera in XIII

Angelo Paletta (Udc): “Vengo combattuto per evitare la chiusura delle sedi giudiziarie di Ostia”

Il Faro on line – Stamattina si è svolta al Municipio XIII la conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari ed è scoppiata un’accesa polemica quando si è giunti a mettere all’ordine dei lavori del prossimo Consiglio la risoluzione proposta dal capogruppo Udc Angelo Paletta sul comodato d’uso dell’immobile comunale di Viale Vega e sullo storno di 850.000 euro per la ristrutturazione dell’immobile. 

“Siamo alla vecchia e triste politica – dichiara il capogruppo Paletta – vengo combattuto per un’idea giusta ed amministrativamente praticabile per evitare la chiusura delle sedi giudiziarie ad Ostia”. “Ho chiesto – prosegue Paletta – che la risoluzione fossed iscussa in Consiglio e invece temo che qualcuno voglia bloccarla prima. Pertanto, chiedo a tutti i magistrati, gli avvocati e i dipendenti della Sezione Distaccata del Tribunale, dell’Unep e del Giudice di Pace di presenziare alle Commissioni municipali e al Consiglio, dove si discuterà di tale risoluzione per evitare che grigie logiche di palazzo blocchino una proposta politica a favore del territorio”. 

“Per chiarezza, non sono così innamorato di me stesso perchè mi appropri di una mia iniziativa politica: vorrei solo che una proposta condivisa con gli avvocati e i magistrati e dipendenti delle sedi giudiziarie lidensi trovi almeno la possibilità di essere discussa e votata per appello nominale in Consiglio municipale. Se così non fosse – incalza Paletta – chi oggi vuole bloccare la libertà di pensiero si assumerà le sue responsabilità politiche di fronte alla Città e al sindaco Alemanno, che ha promesso al Ministro Severino una soluzione concreta per le sedi giudiziarie lidensi e che fino a prima della mia risoluzione non era pervenuta nemmeno da politici molto più famosi e potenti di me”. 

“Sia chiaro che non sono contro l’asilo Saggittario – chiosa Paletta – ma l’eventuale apertura della scuola partirebbe da settembre 2013, mentre oggi abbiamo l’urgenza di salvare il Tribunale che è in via di chiusura. E se chiude, non ritornerà mai più sul nostro territorio, mentre un asilo può essere sempre realizzato dall’ammnistrazione comunale anche dentro la Vittorio Emanuele che per buona parte risulta ancor oggi inspiegabilmente vuota”.