Formia, blitz della Finanza in un laboratorio clandestino di “botti”

6 dicembre 2012 | 15:00
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Formia, blitz della Finanza in un laboratorio clandestino di “botti”

Sequestrati circa 40 chili di esplosivo ad altissimo potenziale. Denunciato un responsabile

Il Faro on line – Nella giornata di martedì i finanzieri del gruppo di Formia si sono spinti fino a Mignano Monte Lungo, alle porte di cassino, per porre fine alla pericolosissima attività artigianale di un operaio quarantenne che aveva creato presso la propria abitazione un vero e proprio laboratorio clandestino per la fabbricazione di “botti” illegali. In un box sono stati infatti scoperti circa 300 ordigni (le cosiddette “cipolle”) e altri modelli micidiali, già pronti per essere venduti in occasione delle prossime festività natalizie, insieme a decine di metri di micce e oltre 10 kg di polvere pirica da utilizzare per confezionarne altri, anche grazie all’uso di una pressa professionale. 

Il responsabile, finito nel mirino delle fiamme gialle pontine, è stato denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria di cassino con l’accusa di fabbricazione, detenzione e omessa denuncia di esplosivi. Il materiale rinvenuto è stato debitamente cautelato e sequestrato per essere al più presto distrutto da personale specializzato. I “botti” illegali, una volta immessi sul mercato, avrebbero potuto fruttare oltre 20.000 euro a fronte di un rischio potenziale elevatissimo per l’incolumità degli acquirenti. L’operazione della guardia di finanza di Formia, che segue di pochi giorni altra analoga attività della tenenza di Terracina, ha scongiurato la possibilità di gravissime conseguenze per i residenti del quartiere, dovute all’altissimo potenziale esplosivo del materiale rinvenuto, alla totale assenza di qualsiasi misura di sicurezza per la custodia ed alla elevata densità abitativa della zona in cui è ubicato il garage. Gli sforzi investigativi dei finanzieri del comando provinciale di latina proseguiranno, in questo particolare periodo dell’anno, per il contrasto alla produzione ed al commercio illegale di artifizi pirici privi dei requisiti di sicurezza previsti dalla normativa.