Megarissa serale e furti notturni a Fiumicino

6 dicembre 2012 | 04:38
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Megarissa serale e furti notturni a Fiumicino

Sale la tensione sul territorio. Ma il problema è lo Stato, non le forze dell’ordine

Il Faro on line – Sei furti nella scorsa notte, poi ancora una maxi-rissa con sei persone coinvolte, scoppiata ieri sera nel piazzale davanti a Villa Faieta per motivi (sembra) legati alla droga. E’ la fotografia delle ultime 24 ore a Fiumicino. Una fotografia cupa come il temporale che ieri ha bagnato la città, impietosa, che testimonia come la criminalità stia pian piano prendendo possesso del territorio. E qui parliamo di “micro” criminalità , quella visibile, quella che alza l’allarme sociale. Ma basta leggere i rapporti parlamentari sulle infiltrazioni mafiose nel Lazio per capire che la criminalità organizzata, quella invisibile, mimetizzata in giacca e cravatta (almeno fino a quando non c’è da fare il lavoro “sporco”) non è certo disinteressata ai soldi che girano e gireranno intorno allo sviluppo dell’intera costa, a cominciare dai lavori per i porti per proseguire con quelli delle infrastrutture.

Dall’altra parte abbiamo forze dell’ordine con personale esiguo, in caserme vetuste, poco finanziate e con scarsa capacità d’intervento. Mezzi irrisori per controllare un territorio vasto come quello di Fiumicino, e dunque ciò che accade è l’inevitabile conseguenza di questa situazione. Uno Stato che risparmia sulla sicurezza delle famiglie che dovrebbe proteggere dà il senso dell’abisso nel quale ci siamo cacciati. Risparmia sull’istruzione, sull’educazione civica, sulla sanità. In realtà taglia, ma è più “europeo” dire che risparmia.  Se poi ci aggiungiamo un’organizzazione del Diritto che mette in libertà i criminali appena qualcuno riesce ad arrestarli, il gioco – purtroppo per noi – è fatto. E il paradosso è che nonostante tutto ciò le carceri scoppiano. Un delirio…

E in un mondo globalizzato questo affanno si vede anche da lontano; non stupiamoci poi se frotte di criminali decidono di venire a svernare qua da noi. Mentre se un italiano decide di andare in Australia (e ce ne sono tanti con la voglia di espatriare) si trova Paesi che concedono un visto temporaneo solo in presenza di una fidejussione, un regolare contratto di affitto, un lavoro sicuro e magari anche un garante. Già, proprio come da noi…
Angelo Perfetti

(nella foto, il solo territorio di una parte dell’Isola sacra visto dal satellite)