“Gli spazi pubblici non siano destinati alla politica mascherata da eventi”

Il Faro on line – Dai rappresentanti del PD, API, IdV e UdC di Nettuno riceviamo e pubblichiamo. “La città di Nettuno è stata recentemente imbrattata da numerosi manifesti affissi abusivamente che annunciano un’assemblea pubblica promossa dal movimento ‘Con la Gente per Nettuno’, che si dovrebbe tenere presso il Palazzetto dello Sport con l’intervento di Carlo Eufemi (nella foto), esponente politico di lungo corso nonché ex sindaco di Ardea che da diverso tempo viene accreditato come possibile candidato sindaco della nostra città. E’ evidente a tutti che il movimento “Con la Gente per Nettuno” ha un chiaro connotato politico, così come è lampante che l’assemblea che si vorrebbe tenere nel Palazzetto dello Sport, una struttura pubblica, ha l’unica finalità di promuovere la candidatura politica del suddetto Carlo Eufemi.

Continuiamo a stupirci della spudoratezza di queste persone, che arrivano a chiedere l’utilizzo di una struttura pubblica per un fine personale e privatistico, senza nemmeno porsi un qualsiasi scrupolo sull’uso di un edificio che, invece, dovrebbe restare lontano dai giochi politici di una singola parte: il Palazzetto dello Sport è e dovrà rimanere a disposizione della collettività e di tutte quelle associazioni oneste che continuano ad operare sul territorio senza fini personalistici.

Riteniamo necessario porre sotto l’attenzione di tutti che il movimento politico “Con la Gente per Nettuno” di Carlo Eufemi sta già tentando di appropriarsi, con modalità tutt’altro che corrette, di spazi e strutture che dovrebbero avere altre finalità: cosa potrebbe accadere un domani se, per una malaugurata ipotesi, queste persone arrivassero a governare la città? Probabilmente assisteremmo al continuo uso privato della cosa pubblica per interessi che ben poco avrebbero a che fare con il bene della città.

Come forze politiche di maggioranza condanniamo il tentativo di utilizzare per fini politici di parte il Palazzetto dello Sport, anche per non creare un precedente che aprirebbe la strada a centinaia di richieste di questo genere: le strutture pubbliche devono rimanere a disposizione della collettività”.