Iannarilli: “Ora le Province tornino al suffragio popolare”
Il Faro on line – “Quando il decretismo diventa decretinismo c’è poco da meravigliarsi se arrivano sul tavolo del senato centinaia di emendamenti. Secondo questo governo e i suoi interessati seguaci, i cittadini italiani – ha dichiarato il presidente della provincia di Frosinone, Iannarilli – dovrebbero subire di tutto e il suo contrario, in silenzio e in buon ordine, attendendo che gli si tolga il lavoro, gli si tagli lo stipendio, li si riduca alla fame a suon di tasse, gli si tolga anche la casa a suon di sequestri per insolvenze. Tutti devono stare zitti e buoni e lasciarsi martoriare da lor signori che devono poter legiferare senza intralci, opposizioni o semplici richiami alla ragione. Se il decreto Province non fosse stato fatto malissimo, pieno di incongruenze, tagliato con l’accetta anziché cesellato, non si sarebbe giunti a questa situazione. Il governo se la deve prendere con se stesso per non essere stato capace di fare una riforma come si deve, rispondente alle norme costituzionali come tutte le leggi dello stato devono essere e per aver creduto che la riforma degli enti locali di una nazione come l’Italia, potesse essere fatta in quattro e quattr’otto nelle segrete stanze, passando su storie millenarie e, soprattutto, sulla pelle della gente.
Perché la vera vergogna, insopportabile, è che si continui a spacciare – ha continuato il presidente Iannarilli – il riordino delle Province come un provvedimento contro la casta senza dire la verità, cioè che a pagarne il prezzo, enorme, sarebbero stati solo i cittadini italiani che avrebbero avuto meno servizi e tanti danni alle loro tasche. La riforma degli enti locali, Stato, Regioni e Comuni, comprese le Province, va fatta assolutamente, ma deve essere fatta bene. Ci penserà il nuovo governo, liberamente eletto dal popolo che, in questa nazione, per chi lo ha voluto dimenticare, è ancora sovrano. Per questo è indispensabile, ora, che si metta mano anche agli articoli del “Salva Italia” 17 e 23 e si riportino le Province italiane ad enti elettivi di primo livello nell’ambito della discussione e approvazione della legge di stabilità.
Il regalo alla politica e alla burocrazia di rendere le Province al pari dei consorzi, dei vari ambiti territoriali e bacini, nonché di tutti gli Enti intermedi veri poltronifici e reali responsabili di un grande spreco di denaro pubblico, deve essere eliminato. Rimetta il governo le cose a posto e pensiamo a una grande e seria riforma della pubblica amministrazione che il prossimo esecutivo, chiunque sia a vincere le elezioni, deve realizzare. Per quel che mi riguarda – ha concluso Iannarilli – dato che in molti oggi mi chiedono cosa farei qualora i rappresentanti delle Province tornassero ad essere eletti a suffragio popolare, ribadisco quanto ho sempre detto: ovvio che resterei al mio posto, ad operare per i cittadini della Provincia di Frosinone, tuttavia ci ritroviamo ancora a lottare per ottenere il diritto di voto dei cittadini”.