Buone Feste da… Roberto Severini

Fare gli auguri in un periodo come questo, con la crisi che attanaglia le imprese, i licenziamenti, i giovani precari e senza lavoro, con la politica che ha smesso di recitare un ruolo centrale nella vita del Paese, risulta sempre più ostico. Ma io sono un ottimista di natura. Ottimista perché credo nel futuro e nella capacità di tutti noi di imprimere un reale cambio di passo a un presente che non soddisfa nessuno. Ecco perché faccio gli auguri.

Li faccio ai colleghi amministratori, e soprattutto ai cittadini e ai giovani, il fulcro e il vero motore della politica di Fiumicino. Oggi farsi sopraffare da quel sentimento di antipolitica che ha l’astensione come simbolo massimo di protesta, non gioverebbe a nessuno. L’alternativa alla critica fine a se stessa c’è, ed è rappresentata dal mondo civico e associativo al quale appartengo. Un movimento nato dal basso che in questi anni si è strutturato e ora è pronto a scendere in campo. Quel mondo civico che si è sempre messo in prima linea, dialogando con l’amministrazione in quanto ente istituzionale, in maniera costruttiva, sollevando problemi senza cavalcarli per scopi propagandistici e proponendo subito dopo possibili soluzioni, anche a costo zero per le casse comunali.

Ecco i miei auguri per il 2013. Mi auguro che da un’unione di cittadini possa nascere una nuova forza prorompente. Insieme si può fare. Un progetto civico oggi è la soluzione più logica a quei movimenti che invece di rimboccarsi le maniche preferiscono criticare senza dare alternative, solo per cavalcare il momento di protesta. Il mondo civico è la risposta alla crisi dei partiti che impongono scelte e candidature, invece di condividerle insieme alla base. La mia candidatura è nata per volontà di un gruppo di cittadini con i quali abbiamo lavorato. Io sono espressione del mio territorio e di quel nord poco rappresentato, che ora è pronto a  difendere i propri diritti. Il mio augurio è che nel 2013 ci siano sempre più persone e sempre più giovani disposti a mettersi in gioco e scendere in campo per il bene del proprio Comune.
Roberto Severini