Oggi la  mobilitazione generale contro l’ipotesi di raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino

15 dicembre 2012 | 04:13
Share0
Oggi la  mobilitazione generale contro l’ipotesi di raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino

Anche Legambiente e  la Confederazione Italiana Agricoltori aderiscono alla protesta organizzata dal Comitato Fuoripista

Il Faro on line – “Il raddoppio dell’aeroporto di Roma Fiumicino è una speculazione inutile e devastante, stop all’aumento delle tariffe aeroportuali e all’approvazione del Contratto di programma, non si possono usare i soldi degli utenti per una iniziativa che non è di alcun interesse pubblico –dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Potenziare quello scalo, non significa raddoppiarne il sedime speculando su aree agricole vincolate, sui 1.300 ettari della Riserva del Litorale quelle trasformazioni sono vietate dalla legge e dunque non realizzabili, le aree interessati hanno grande valenza ambientale e sono assolutamente vincolate.” 

Legambiente aderisce alla manifestazione indetta dal Comitato Fuoripista per sabato 15 dicembre alle ore 15, con partenza da Piazza G. B. Grassi a Fiumicino. Da tempo Legambiente e i Comitati hanno chiesto di essere ascoltati sul piano presentato da ADR nel quale figurano l’irrobustimento delle infrastrutture di Fiumicino Sud, lo sviluppo di Fiumicino Nord, la cosiddetta riqualifica di Ciampino a City Airport e lo sviluppo del nuovo scalo di Viterbo. Secondo Legambiente Ciampino andrebbe almeno fortemente ridimensionato come prevede la zonizzazione acustica approvata per poi essere chiuso e non trasformato in city airport e per il terzo scalo qualcuno dovrebbe spiegare se nel quadro attuale sia effettivamente necessario e quale sarebbe l’impatto. 

Anche la Confederazione Italiana Agricoltori della Provincia di Roma aderisce alla manifestazione promossa dal Comitato FuoriPista. “Il progetto di ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino – afferma il Presidente Ezio Muroni – distruggerebbe oltre 1.000 ettari di territorio agricolo pregiato già stretto dalla pressione edilizia come in tutte le aree periburbane della capitale e delle grandi città. Nel pieno di una crisi devastante provocata dalle bolle finanziarie, edilizie ed etiche è fondamentale difendere il territorio agricolo che è il bene più prezioso che l’uomo possiede per produrre il nostro nutrimento. Solo ripartendo dalle cose vere come l’agricoltura il paese potrà uscire dalla crisi.
“Maccarese – sottolinea Massimo Biagetti Direttore della CIA di Roma – è un territorio agricolo di grande pregio, si producono ortaggi, vino, latte e altro ancora che riforniscono le tavole dei cittadini di Roma. Invece di cementificare il suolo è necessario rivalutare le produzioni incentivando il consumo dei prodotti locali nel territorio. Coltivare la terra, produrre cibo è lo sviluppo che la Confederazione difende; distruggere il territorio non genera sviluppo. Dalle notizie di smantellamenti di aziende e licenziamenti di personale che arrivano dall’aeroporto non sembra ci siano segnali positivi in questo senso.Per questi fondamenti argomenti aderiamo all’iniziativa del Comitato FuoriPista ed invitiamo tutti gli agricoltori a partecipare numerosi in difesa della loro terra”.