Aeroporti di Roma… e l’appalto infinito

17 dicembre 2012 | 03:34
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Aeroporti di Roma… e l’appalto infinito

Russo D’Auria (Gil): “I lavoratori della sicurezza vanno tutelati. No agli escamotag che mortificano la professione”

Il Faro on line – “Finita la burrascosa trattativa per gli appalti delle pulizie si preparano cambiamenti anche per quello che riguardano i servizi di sicurezza demandati da Aeroporti di Roma a ditte esterne di sicurezza. Varie società piu o meno illustri della vigilanza romana si contendono gli appalti per i servizi di sicurezza demandati dal gestore aeroportuale a terzi come stabilito a norma di legge. Non entriamo troppo nel merito e nei dettagli su quali siano le società e i servizi da gestire in aeroporto perché crediamo che chi ci lavora sul posto lo sa e sicuramente saprà anche quali sono le società in gara. Quello che più ci preme è il fatto che anche qui non si presenti una situazione analoga a quella avvenuta per le pulizie: gente messa in cassa integrazione e appalti dati al ribasso”. A parlare è Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppo insipendente libero per Fiumicino).

“Per quello che riguarda la sicurezza – prosegue Russo D’Auria – dovrebbe essere tutto alla luce del sole visto che le società in gara devono inanzi tutto rispettare le tariffe minime imposte dalla questura e la famosa legge 269 che stabilisce i requisiti minimi per gli istituti di vigilanza. La nostra speranza è quella che avvenga un cambio di appalto alla luce del sole e non come è successo in precedenza a Roma ad alcuni lavoratori della vigilanza ai quali è stato chiesto prima di mettersi in mobilità e poi essere assunti dagli istituti entranti i quali cosi avrebbero usufruito degli sgravi fiscali derivanti dall’assumere personale in mobilità. Ci sembra una cosa poco corretta. Già lo stipendio di una guardia giurata è tra i più bassi nelle categorie dei lavoratori, gli si toglie quel minimo conquistato in anni di servizio andiamo sempre peggio.

Noi del Gil – conclude Russo D’Auria – nel timore che si presenti una situazione poco favorevole alle tasche e alla dignità dei lavoratori esprimiamo subito la nostra solidarietà e disponibilità a stare al fianco dei lavoratori che vedono minacciato il loro salario e il diritto a una vita dignitosa. Concludo esprimendo la mia vicinanza anche al Comitato FuoriPista, non avendo potuto partecipare alla manifestazione perché ero all’estero; a queste condizioni, senza garanzie per  i lavoratori e con il sicuro scempio ambientale, diciamo no al piano Adr”.