Nei minicassonetti? Plastica, carta, vetro, la lingua italiana e le buone intenzioni

17 dicembre 2012 | 04:49
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Nei minicassonetti? Plastica, carta, vetro, la lingua italiana e le buone intenzioni

Inciviltà, ignoranza, ma anche fretta, approssimazione, disorganizzazione. Ecco perché Parco Leonardo fatica a organizzarsi

Il Faro on line – C’è il problema dei contenitori piazzati dove chiunque può metterci mano ( e infatti avviene), c’è il problema delle introvabili (o costosissime) buste colorate, c’è  quello dell’informazione agli stranieri (in particolare cinesi), quello dell’impossibile identificazione “personale” dell’eventuale indisciplinato (per ora esiste solo quella condominiale), quello della mancata raccolta dopo il famigerato bollino rosso (ma una volta non era per i film hot?) e, in ultimo ma non meno devastante, il problema dell’inciviltà di certi “cittadini”. Con un mix di tale natura è già un miracolo che Parco Leonardo non si sia trasformato nella Napoli che ha fatto gridare allo scandalo l’intero pianeta.

Ma fare del facile populismo non serve a risolvere i problemi, e dunque come nostro costume cerchiamo di analizzare, se possibile anche con un filo d’ironia. Partiamo dalla fine: i cittadini incivili. Diciamocelo: sono una vera piaga. Ci sono gli irriducibili che proseguono nell’identificare le zone di raccolta immondizia come discariche, lasciando di tutto… ma con un certo inconsapevole gusto per le proporzioni: grandi poltrone vicino ai cassonetti di vecchia generazione, piccole batterie delle automobili accanto ai più modesti bidoncini per la differenziata. Poi ci sono quelli che si “sentono” puliti solo perché la cartaccia non la gettano a terra: poco importa se il contenitore dove la infilano sia quello del vetro piuttosto che dell’umido. E’ una filosofia: occhio non vede… 

Poi ci sono i Dorando Petri della differenziata: quelli che separano pazientemente le bottiglie di vetro, le accorpano con i bicchieri, con le lampadine rotte; poi mettono tutto in una busta, scendono all’orario giusto, aprono il contenitore giusto e… a pochissimo dal traguardo fanno l’errore che costa la squalifica: buttano tutto dentro, busta di plastica compresa. E scatta il bollino rosso!

Infine ci sono quelli che proprio non capiscono: non perché siano stupidi, ma solo perché sono cinesi, o polacchi, o slavi. Insomma, i cartelli in italiano proprio non li sanno leggere, o almeno fanno finta.

GUARDA IL VIDEO (49 SECONDI INQUIETANTI…)

Dunque – va sottolineato – non è facile, nemmeno per chi gestisce il servizio, mantenere uno standard efficiente. Ma se i cittadini hanno le proprie colpe, il Comune e chi gestisce il servizio stesso non ne è esente, anzi. Ha la responsabilità di aver iniziato una sperimentazione che assomiglia tanto a un terno al lotto: della serie “io speriamo che me la cavo”.

Per diversi motivi, tutti documentati: 1) come detto l’informazione non è stata data nelle lingue utili a farsi capire dalla popolazione residente; 2) i contenitori nella maggior parte dei casi non hanno un posto condominiale dove rimanere “protetti”, e sono dunque alla mercè di chiunque passa per la strada e decide di buttarci dentro qualcosa; 3) la fornitura di ricambi non è stata tarata per l’utenza con un preventivo accordo con i distributori e i negozi che vendono i prodotti, e in più anche in questo caso l’informazione al popolo scarseggia; 4) i bollini rossi che indicano il rifiuto stoccato male sono rivolti spesso a condòmini che hanno fatto la differenziata in maniera corretta ma che hanno visto vanificare i propri sforzi da qualcun altro; oltre a sorbirsi l’immondizia puzzolente lasciata sotto casa, cosa dovrebbero fare?; 5) gli orari per la raccolta spesso non sono rispettati, né dai cittadini né da chi la deve effettuare.

“Le assicuro che per mandare a regime la raccolta differenziata – ha risposto il sindaco Canapini a un cittadino che gli aveva scritto – i nostri uffici, unitamente all’Assessore ed alla Società incaricata del servizio, stanno mettendo il massimo impegno. Naturalmente si verificano inconvenienti derivanti da varie cause, prima fra tutti, il non corretto rispetto delle procedure di separazione e dei giorni stabiliti per la consegna delle varie frazioni. Questo si verifica sia perchè non tutti hanno recepito le informazioni date, e quindi stiamo procedendo ad una più puntuale azione informativa nei loro confronti, e sia perchè alcuni per negligenza rifiutano di adeguarsi al nuovo metodo che richiede loro qualche attenzione ed in questi casi interverremo con decisione applicando le sanzioni previste per gli inadempienti. Inoltre va anche rilevato un ostruzionismo di tipo “politico”, anche se a mio avviso stupido, operato da qualcuno che sposta continuamente i contenitori e che fomenta i condomini a non volerli nelle aree interne al condominio. Mi creda, non è semplice ma siamo determinati ad andare avanti e, come detto, l’impegno continuerà ad esserci”.

Diamo atto al sindaco della buona fede, ma certe domande su come organizzare il servizio avrebbero potuto porsele prima. O no?

Altra lettera di risposta a una cittadina che aveva chiesto spiegazione è stata inviata dall’architetto Luigi Giamogante. La pubblichiamo integrale, presa da facebook, senza interventi di sorta senza correzioni e senza commenti, consci solo del fatto che così – dal nostro punto di vista – non si va da nessuna parte, e non è nemmeno possibile immaginare che il servizio funzioni. Attenzione, attenzione: l’esperimento “differenziata” sta per essere clonato su Fregene.

“Vede – scrive Giamogante alla nostra concittadina – ormai la differenziata è un obbligo che ogni comune deve adempiere e solo con l’aiuto dei cittadini ( ovvero educazione senso di civilta spirito comune di rispetto per gli altri rispetto delle regole e delle leggi…ecc). in questa fase di inizializzazione del servizio certo che gli operatori ripassano in quanto non tutti sono stati cosi solerti ad andare a prendere il KIT per la differenziata e pertanto per non lasciare sporco dell’ignorante di turno sopperiscono gli operatori con uno sforzo sul servizio. ora fra un po cio finira e TUTTI SI DOVRANNO ADEGUARE AL NS regolamento e alle disposizioni nonche al calendario di raccolta. Le rammento che gli orari di conferimento presso i punti di raccolta sono obbligatori e cosi i giorni. COMUNQUE è ATTIVO IL NN VERDE e sul sito www.fiumicinodifferenzia trovera tutti i dettagli . tanto si doveva e certo che anche ELLA sapra dare un contributo costruttivo alla riuscita del servizio Le auguiro buone feste e Buon Natale. il dirigete”.

E Buon Natale sia…

Angelo Perfetti
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